Inter, i giocatori tornano a parlarsi
"Appena iniziato il match però la Curva - che non avrebbe contestato ma era improntata a una sana indifferenza - si è fatta trascinare dal furore ritrovato della banda Mancini. In 90’ Medel e compagni in campo hanno ringhiato sugli avversari, fatto tackle e parlato tra loro più di quanto non gli fosse riuscito da Natale in poi. Piccoli gesti, ma fondamentali. Come quelli dei panchinari, che a fine primo tempo aspettano i compagni prima del tunnel per battere un cinque di incoraggiamento e poi vivono i rigori abbracciati stretti stretti. Ma anche come quello della dirigenza, schierata al gran completo in tribuna a vedere la grande reazione dopo le dure parole torinesi di Ausilio e Zanetti. Ci sono anche Massimo Moratti e Giovanni Gardini, all’esordio come direttore generale, anche se i vertici anglofoni lo definiscono «chief football administrator». Perché quando sei finalmente squadra, la testa trascina le gambe, vai oltre la classe di Barzagli e Pogba - gettati nella mischia per fermare l’onda nerazzurra - e torni anche a meritarti un po’ di fortuna. Fino alla traversa di Palacio, che però non spegne l’entusiasmo del presidente Thohir: «È questa la mia Inter, questa è la squadra in cui ho sempre creduto: capace di combattere, che ha mostrato gran carattere e orgoglio nel vestire la maglia nerazzurra. Bravi ragazzi, questa è la strada giusta, continuiamo così, sono orgoglioso di voi».