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Inter: Banega può partire già a gennaio, Kia non ha messo becco su Gabigol

Inter: Banega può partire già a gennaio, Kia non ha messo becco su Gabigol

Toccata e fuga? Due colpi dello scorso mercato estivo potrebbero lasciare l'Inter già a gennaio: Banega e Gabigol. 

GABIGHOST - Il giovane attaccante brasiliano è un fantasma. Come si legge sul Corriere della Sera, non c'è dubbio che sia un acquisto fallimentare per modi e tempi. Un errore che qualcuno tenta di imputare a Kia Joorabchian, ma nell'operazione l'agente non ha messo becco e non l'ha suggerito lui. In estate la proprietà spedì il direttore sportivo Piero Ausilio e il presidente Erick Thohir in Brasile a trattare con l'agente del giocatore, Wagner Ribeiro. Oggi Gabigol non gioca mai, si allena con la testa pesante e all'occhio pare pure più rotondo. Non è abituato ai carichi di lavoro italiani. In Brasile ci si può gestire durante la settimana, conta la partita, in serie A l'intensità in allenamento è imprescindibile. Gabigol non trova posto nel disegno tattico di quest'Inter: è una seconda punta o un esterno alto, ruoli coperti. Il suo agente Ribeiro l'ha detto chiaro: "Si è rotto di non giocare", a gennaio partirà. Il ragazzo non sente ragioni e ha dato due opzioni: tornare al Santos o restare a Milano. L'Inter preferisce l'Europa, il vicepresidente Zanetti prende tempo: "Decideremo cosa fare a fine anno". La comparsa è già pronta per scomparire. 

INTRIGO BANEGA - La Gazzetta dello Sport analizza la situazione legata al centrocampista argentino. L'ultima panchina, l'assenza alla cena di lunedì con gli sponsor nerazzurri e le voci di mercato: gli ingredienti per un caso Banega sembrano esserci. Invece la situazione attorno al 28enne arrivato a parametro zero la scorsa estate dal Siviglia è relativamente normale, anche se per questioni di bilancio non si può escludere che faccia le valigie già a gennaio. La sedia vuota di lunedì - spiega il club nerazzurro - è dovuta soltanto a un problema famigliare. Ever a Milano sta bene e vorrebbe giocarsi le sue carte sino in fondo. Anche se gli ultimi segnali dicono che Pioli, alla ricerca della quadra nerazzurra, in questo momento intende puntare sul dinamismo di Brozovic e Joao Mario. Complice anche la difesa a tre per dare maggiore solidità, sembra esserci meno spazio per il calcio a volte geniale ma compassato dell'ex Siviglia. Vero che in fondo Banega è partito in panchina contro il Genoa. Aveva giocato (male, ma come tutti i compagni) a Napoli, per poi saltare lo Sparta a causa di una botta al ginocchio rimediata al San Paolo. Vero altrettanto che Inter e Pioli lo stimano e credono in lui. Ma il discorso è più di prospettiva. Perché le vie del mercato sono infinite e quelle della plusvalenza molto apprezzate. Soprattutto da parte di un club che dovrà chiudere la sessione invernale con un +25-30 milioni per rispettare a giugno gli accordi presi con l'Uefa in chiave fairplay finanziario. Se dunque arrivasse un'offerta sui 10 milioni, potrebbe materializzarsi un addio che sarebbe clamoroso soltanto nella misura in cui l'arrivo del centrocampista di Rosario pochi mesi fa era stato annunciato da qualcuno come la soluzione dei problemi nerazzurri. 

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