Calciomercato.com

  • Inter, Spalletti: 'Non compriamo e spero non vendano Skriniar' VIDEO

    Inter, Spalletti: 'Non compriamo e spero non vendano Skriniar' VIDEO

    Dopo il pareggio ottenuto al San Paolo contro il Napoli nella serata di sabato, l’Inter si prepara a scendere nuovamente in campo domani sera contro la Sampdoria a San Siro. L'allenatore nerazzurro, Luciano Spalletti, presenta la sfida in conferenza stampa da Appiano Gentile.

    La partita contro il Napoli
    "Non dobbiamo credere che ci siano dei dubbi sulla strada che dobbiamo percorrere. Si fa un discorso completo e prenderemo delle decisioni di volta in volta. La cosa che mi è piaciuto più di tutti è quella che abbiamo provato a giocare, ma ho stretto i denti quando palleggiavamo così bassi dentro l'area di rigore perchè è rischiosissimo".

    Insidia Sampdoria
    "Quando vai a giocare con squadre con questo entusiasmo, questa classifica, questo allenatore è difficile. Loro sono costruiti bene come squadra. Giampaolo è uno fortissimo e rende forti le squadre che allena. Noi dobbiamo essere bravi a ripartire da zero".

    La vittoria un segnale?
    "Non ci interessa mettere paura a nessuno, vogliamo creare un contesto dove ci si mette sempre qualcosa in più, cercare di andare sempre avanti e consolidare le nostre certezze. Guardiamo in casa nostra".

    Turnover?
    "Difficile dirlo, devo rivederli. Ieri c'erano degli affaticamenti, siamo a metà del guado visto che c'è una giornata ancora per recuperare. Decideremo domani, funziona così anche per me". 

    I precedenti con la Samp sono negativi
    "La Sampdoria è forte, gioca un calcio importante. Quando prima dicevo di Giampaolo, forse gli sono stati tolti i pezzi migliori e la qualità di gioco è la stessa. Si parla spesso di allenamento dei muscoli, ma prima va allenata la testa oltre alle gambe. La Samp è del nostro livello, ci è arrivata davanti l'anno scorso. Ora perché noi dovremmo mettere dietro una squadra che l'anno scorso non ci fece vedere palla? Siamo fortissimi, ma siamo la stessa squadra che in un momento ha fatto bene in un altro malissimo".

    Miranda e il gioco palla a terra
    "Miranda è quello che trasferisce agli altri giocatori la convinzione di essere forti. A volte se la prende comoda, ma se serve 5 mette 5,5, se serve 8 mette 8,5. Non esagera nell'uso delle sue qualità, ma serve che non dia vantaggi agli avversari e non lo fa mai. Non esagera, ma arriva sempre sull'obiettivo".

    Giampaolo e la panchina dell'Inter
    "Giampaolo è partito da niente e allena una delle squadre più forti della Serie A ed è finito nel mirino di grandi club. Se la merita tutta questa attenzione. Vorrebbe allenare l'Inter; ha detto. Io sarei il primo abbonato della stagione: per l'Inter sarebbe una garanzia, qui serve gente forte e lui sarebbe così".

    Skriniar
    "Per quanto mi riguarda Skriniar ha confermato che Giampaolo è bravo e lui con Skriniar si è dimostrato magnifico. Quando l'abbiamo preso me ne ha parlato benissimo dicendomi: "Se mi togli anche lui con chi lavoro? (ride ndr.)"".

    Vecino in crescita
    "Vecino si sta mettendo a suo agio in un contesto dove forse non aveva la consapevolezza di poterci stare fino in fondo. All'inizio non ci aveva fatto vedere tutto ciò che sa fare. Le progressioni palla al piede, le scelte, ora sta crescendo e sa che in questo contesto ci sta bene e sta prendendo coraggio e tranquillità".

    Siamo da Scudetto?
    "Conosciamo i nostri pregi e i nostri difetti, ma dobbiamo continuare a lavorare. Se ce lo domandate vuol dire che qualcosa manca perchè ogni domenica arriva la domanda. Alla Juventus ad esempio non lo chiedete mai, il dubbio ce l'avete su di noi, non sul Napoli ad esempio. Saremo da scudetto quando smetterete di domandarcelo".

    Ancora Skriniar...
    "Ha ampi margini di miglioramento. Ci piacque subito il modo in cui ci ha risposto quando siamo andati a fare la trattativa per acquistarlo. Ha fatto vedere al direttore e ad Ausilio che voleva fortemente l'Inter nonostante avesse altre opzioni. Ma poi si vede in allenamento che ha gli occhi di colui che è sempre attento e a disposizione per crescere. Sa giocare la palla, nell'uno contro uno è fortissimo. La mia paura è che piaccia a sempre più squadre. Non ho paura quando i direttori vanno in giro a vedere giocatori, tanto noi non si piglia nessuno. La mia paura è che instaurino rapporti per vendere".

    Il gruppo e le regole
    "Non so cosa non ha funzionato l'anno scorso, sarebbe presuntuoso da parte mia. Qui ho trovato uno dei migliori gruppi che ho avuto la possibilità di allenare. Stasera chi vuole dormire a casa va a casa. Io non impongo più niente, lo sanno da soli e loro mi hanno dato la sensazione che posso fidarmi. Ognuno è allenatore di se stesso. Se ti devo imporre qualcosa perché ho paura che faccia qualcosa di sbagliato siamo messi male. Se fumano che me lo dicano, posso consigliarli due o tre cose per rendere cmq al meglio". 
     

    Altre Notizie