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  • Inter, la diarchia non funziona

    Inter, la diarchia non funziona

    L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport non si ferma alle dichiarazioni di facciata espresse ieri dai dirigenti dell'Inter nel corso dell'Assemblea dei Soci e spiega come il rapporto tra Suning e Thohir sia destinato a terminare presto:

    LA DIARCHIA NON FUNZIONA - “Appena arrivata a Milano, a fine giugno, ha staccato un assegno da 142 milioni per l’aumento di capitale e poi concesso prestiti per 180 milioni, seppur con un interesse del 7,7%. Suning ha già immesso 322 milioni nelle casse dell’Inter che ora gode di spalle solide e non si preclude nulla sul mercato, come testimoniano i colpi fatti (Joao Mario, Gabigol, Candreva) e quelli tentati (James Rodriguez). Tuttavia l’attuale diarchia non funziona. Basti pensare alla gestione dell’allenatore. Nell’Inter c’è un proprietario che mette i soldi e, come riferiscono i vertici dirigenziali, «ha l’ultima parola» e il venditore passato in minoranza, Erick Thohir, che è rimasto presidente esecutivo, con deleghe non banali. Una società di calcio funziona bene se c’è semplificazione azionaria, e quindi gestionale. All’Inter non è così, eppure per Suning va tutto bene, almeno a giudicare dalle dichiarazioni pubbliche”

    LE DICHIARAZIONI – “Ieri Yang Yang, vicepresidente di Suning Investment Group, a precisa domanda ha risposto: «Per noi la governance è importante e l’Inter ce l’ha, siamo molto soddisfatti. I contatti col management sono costanti, la distanza non è un problema, peraltro ci sono persone di Suning che lavorano a Milano. Thohir è nostro partner anche per il Sud-Est asiatico, dove vogliamo espanderci. Il nostro gruppo ha molte cose in comune con quello di Thohir e abbiamo trovato facile investire nell’Inter con lui»”.

    IL DRIBBLING - “Ma allora non è prevista l’uscita di Thohir? Il dribbling di Yang: «L’assetto attuale prevede anche la sua presenza, ma forse il suo rappresentante parlerà della possibilità di un’uscita». A quel punto è intervenuto Isenta Hioe (braccio destro di Thohir, assente per gravi motivi familiari): «Thohir vuole assicurarsi che la transizione avvenga nel miglior modo possibile, intende restare presidente finché Suning glielo chiederà»”.

    UNA MOSSA NECESSARIA-  “Non si sa se si tratta di frasi di circostanza. Di certo in assemblea la richiesta dei piccoli soci di mettere in discussione questo assetto è stata respinta. Applausi, invece, per Steven Zhang, il figlio 25enne del gran capo Jindong, che ha pronunciato alcune frasi in italiano confermando l’impegno di Suning e raccontando come il papà stia sveglio di notte fonda per vedere le partite. Sarebbe un boomerang ritardare la transizione e la conseguente semplificazione dell’asse decisionale: ne va dell’Inter e della protezione dell’investimento stesso del colosso cinese”.

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