Attorno alla Pinetina sta aumentando il "rumore dei nemici" per usare un termine caro a un re per il popolo dell'Inter. I nerazzurri si stanno godendo l'impresa di Torino, i tifosi stanno ancora gongolando. A soddisfare tutti però c'è la risalita in campionato e la candidatura a vera anti-Juve stagionale. Tutto sorprendentemente bello, tutto a dire il vero inaspettato dagli stessi tifosi.

Se adesso sono i "nemici" a fare chiasso per la preoccupazione del ritorno della Beneamata ad alti livelli, per tutta l'estate era stato il fuoco cosiddetto amico a minare la tranquillità dell'ambiente nerazzurro. Rivoluzione, mercato insoddisfacente e accuse più o meno velate alla società amplificate dai primi risultati deludenti soprattutto davanti al proprio pubblico. Poi Stramaccioni ha fatto di necessità virtù, ha capito che la rosa era cambiata e di conseguenza ha ridisegnato un'Inter sia dal punto di vista tecnico che da quello tattico. La quiete dopo la tempesta, si direbbe.

Alzi la mano tra i tifosi nerazzurri chi ancora rimpiagne Julio Cesar, Lucio e Maicon in chiaro ordine alfabetico. Non per quello che sono stati, ma per quello che avrebbero dovuto rappresentare a San Siro nella stagione in corso. Il portiere fatica nei bassifondi della Premier League e sempre alle prese con i problemi alla spalla; il centrale è una meteora della Juventus e probabilmente a gennaio se ne andrà a gambe levate; il terzino è il flop costoso della stagione del City. La svolta in casa Inter c'è stata e come ogni cambio d'era ha portato con sé turbolenze, fulmini, saette e il sereno finale. Manca l'arcobaleno, ma intanto la società ha già vinto la sua scommessa: ha fatto scoppiare nuovamente l'idillio tra squadra e tifosi.