Inter, Mancini resta a Miami, non ci sono novità. Il tecnico ha una speranza
“La strada, insomma, è quella di finanziare gli innesti con le partenze. Evidentemente, riuscendo a far partire solo coloro che possano essere sostituiti in maniera adeguata, o addirittura migliore rispetto all’originale. «Per acquistare un paio di giocatori, dovremo cederne altrettanti. E’ ciò che prevede il Fair-Play Finanziario. Abbiamo dei vincoli per chi entra e chi esce e per il monte ingaggi. Ma questo non significa perdere gli elementi che riteniamo fondamentali. Siamo l’Inter e restiamo tra i 3-4 club che spendono di più in Italia». La situazione è nota da tempo anche a Mancini, che, magari, non sarà felicissimo della situazione, ma non doveva certo aspettare di incontrare nuovamente Thohir per farsela ripetere. E, infatti, come previsto, non essendo mai stato fissato alcun appuntamento, i due non si incroceranno in occasione di questo blitz milanese del magnate indonesiano. «Credo che lui torni dalle vacanze lunedì. Ci vedremo quando sarò qui a giugno». Peraltro, il presidente nerazzurro sa bene che tipo di giocatori vorrebbe il suo allenatore. A cominciare da Yaya Tourè. Così, davanti al nome dell’ivoriano, è scattato in dribbling: «Dal mio arrivo, sono stati presi tanti nuovi calciatori. Alla fine i giocatori vanno e vengono. Ma chi arriva qui deve capire l’importanza di indossare i colori dell’Inter. La nostra maglia non è facile da indossare»”.