Inter, Mancini vuole una squadra operaia
"Nessun discorso alla squadra nel day after, quello che riporta tutto agli sguardi dentro lo spogliatoio. Nessun discorso perché non ce n’era bisogno. Già a Bergamo, durante e dopo la partita, Roberto Mancini aveva espresso la delusione e la perdita della pazienza con certi estetismi fini a se stessi. Lasciare il «fighettismo» fuori dai pensieri per quei 90 minuti per rimettersi a fare ciò che l’Inter sapeva fare all’inizio della stagione. Ovvero un gol in più dell’avversario. Anche uno, sia chiaro. L’1-0 è il risultato preferito da Mancini, ma 1 è anche il numero di gol segnati nella maggior parte dei casi. Ben 15 volte su 20 partite i nerazzurri hanno segnato solo un gol, bene o male che poi sia andata. Una sola volta 2 (contro il Carpi), due volte zero (Juve e Sassuolo), 2 volte hanno sfracellato la porta avversaria con 4 (Frosinone e Udinese). Non va bene, oltre ogni analisi. PIù rabbia, meno estetica Togliersi di dosso il gel e pensare di più a sporcarsi le mani. Il nocciolo del problema per Mancini è questo".