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  • Inter negli Usa, sfida al Real Salt Lake: da Cassar a Beckerman, ecco i suoi segreti

    Inter negli Usa, sfida al Real Salt Lake: da Cassar a Beckerman, ecco i suoi segreti

    Prima amichevole negli Stati Uniti per l'Inter. Mlssocceritalia.com ci presenta il Real Salt Lake, avversaria dei nerazzurri questa notte, al Rio Tinto Stadium. Sarà tutt’altro che una passeggiata di sicuro. Il Real Salt Lake dopo un ottimo inizio di campionato sta vivendo un periodo di flessione, ma non per questo è una squadra facile da affrontare. Il quarto posto nella Western Conference dietro ai Los Angeles Galaxy sono una prova, ma è proprio al Rio Tinto Stadium che la squadra di Jeff Cassar vende carissima la pelle. E’ ancora imbattuta in nove partite disputate pur arrivando da tre pareggi consecutivi. I successi della Red & Blue Army partono dal condottiero in panchina, proprio quel Jeff Cassar capace di alzare la MLS Cup in faccia a David Beckham nella finale del 2009 contro i Galaxy. Tarantolato come Conte, va bene forse un po’ meno, è un autentico trascinatore fuori dal rettangolo di gioco, guidando la squadra passo-passo in partita e trasmettendo quella mentalità vincente che lo contraddistinse da giocatore. Il modulo prediletto è il 4-3-3 che coniuga nello stesso undici la spavalderia della gioventù e la grande esperienza degli uomini simbolo come Nick Rimando e Kyle Beckerman, quest’ultimo nazionale USA e appena selezionato per l’All Star Game di MLS contro l’Arsenal.

    La linea difensiva è giovane e fisica con il giovane Justen Glad (classe 1997), uscito dalla propria florente Academy con il Real Monarchs, sugli scudi accanto ad Aaron Maund e Jamison Olave, il recordman di espulsioni in MLS. Accanto a loro la corsa e la freschezza dei terzini di spinta Beltran e Phillips con Jordan Allen capace di giocare sia in difesa che a centrocampo senza sfigurare. Andando avanti però si sale di qualità e fantasia, fattori chiave nel gioco di Cassar e non è un caso che la franchigia dell’Ohio sia da anni nella parte alta della classifica.

    Javier Morales e Joao Plata sono il cervello di questa squadra davanti alla vera anima della squadra, Kyle Beckerman appunto. Gli assist del “robot” americano e la sua intelligenza tattica a 34 anni, permettono ai due fantasisti, uno più avanzato l’altro un pochino meno, di preoccuparsi di trovare la giocata giusta in chiave offensiva. A rincorrere gli avversari, invece, ci pensa Luke Mulholland, uno che non molla mai e te lo ritrovi ovunque. Il talento più cristallino però risponde al nome di Javier Morales: l’argentino è elegante nei movimenti, ha piedi sopraffini e un’ottima visione di gioco, giostrando a ridosso dell’area con assist e conclusioni ficcanti. Joao Plata, invece, è un peperino da tenere d’occhio tutto racchiuso in 160 cm. Una trottola impazzita ecuadoriana fatta di dribbling, genialità e grandissimi gol che lo hanno consacrato come uno degli idoli di casa.

    Infine, il centravanti: l’armeno Yura Movsisyan, autore di 7 gol in questa MLS 2016. Non certo un fulmine di guerra per mobilità e velocità, ma un giocatore con grande esperienza europea (tra Krasnodar e Spartak Mosca) in grado di fare la differenza contro alcune difese ballerine della lega americana.

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