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  • Inter: nuovi attriti con Mancini

    Inter: nuovi attriti con Mancini

    La quiete dopo la tempesta è durata pochissimo e tornano ad addensarsi le nubi sulla panchina dell'Inter. Roberto Mancini è stato il grande assente nella cena di gala ieri sera a New York, dove si è riunito tutto il management del club nerazzurro. Gli ultimi segnali provenienti dagli Stati Uniti sono preoccupanti per il futuro dell'allenatore, sempre più vicino alla rottura.

    TOTO ALLENATORE - Questa notte si gioca l'amichevole con l'Estudiantes di Veron. Non c'è stato alcun vertice con gli uomini di Suning (senza il patron Zhang Jindong, rappresentato da suo figlio Steven insieme agli altri quattro membri del Cda: Ren Jun, Mi Xin, Liu Jun e Yang Yang). Intanto l'Inter si copre le spalle portando avanti i contatti con i possibili sostituti: il brasiliano Leonardo e soprattutto l'olandese Frank de Boer, ex Ajax. Intanto Marcelo Bielsa ha rifiutato la panchina della nazionale argentina. 

    MELO TENGO - Uno dei fedelissimi del Mancio, Felipe Melo è con lui: "Io sono venuto qui perché l'Inter è uno dei club più importanti al mondo e per Mancini, che lavora ed è il primo a soffrire quando non si vince. È giusto che rimanga con noi. L'anno scorso abbiamo migliorato la classifica e siamo tornati in Europa. Eravamo una squadra nuova, quest'anno ci conosciamo di più e possiamo fare meglio. Non bisogna rimpiangere niente, stiamo lavorando bene, dobbiamo avere regolarità. Avevo in testa di rimanere qui perché è un sogno, ci siamo trovati bene a Milano con la famiglia e siamo tutti interisti. La Juventus?  Sono arrivati campioni importanti da, loro ma noi siamo l'Inter. Il nostro obiettivo è vincere". 

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