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  • Inter, Biglia o Touré: Mancini ha già scelto. E Ausilio finisce sotto esame

    Inter, Biglia o Touré: Mancini ha già scelto. E Ausilio finisce sotto esame

    • Pasquale Guarro
    Forse sarà l’effetto Suning… Sta di fatto che il cambio proprietà sta spostando l’asticella del mercato verso picchi sempre più alti, ma in verità - almeno per il momento - gli accordi presi con l’UEFA rimangono immutati, così come i vincoli della società di corso Vittorio Emanuele, obbligata a ridurre la rosa e anche il monte ingaggi. Certo, a breve ci si ritroverà tutti seduti al tavolino con i grandi vertici di Nyon per ristabilire nuove linee guida, necessarie visto il cambio di fatturato che si avrà con Suning, ma per il momento nulla è cambiato e il mercato nerazzurro continua a dipendere da quelle che saranno le cessioni. Insomma, il termine “autofinanziamento” non è ancora stato debellato da Appiano Gentile. 

    MANCINI INSISTE  - A tal proposito sono molte le idee del club, che però non convergono con quelle di Roberto Mancini, che insiste su un’unica priorità: Yaya Touré. Il tecnico jesino impone l’acquisto del centrocampista ivoriano e questa volta non pare intenzionato ad accettare piani d’emergenza, insomma, non dovrebbero ripetersi altri casi del tipo “voglio Eder ma prendo Ljajic”. L’ex Barcellona parla quotidianamente con il suo ex allenatore e gli ha già assicurato che per trasferirsi a Milano sarebbe disposto a decurtarsi sensibilmente l’ingaggio, che però rimane cospicuo per le casse nerazzurre: l’Inter, dovesse decidere di accontentare il proprio allenatore, dovrebbe garantire all’ex Barcellona almeno un triennale da 6 o 7 milioni di euro. Ragionando a lordo sono circa 40 milioni in tre anni, tanti soldi. Un investimento a perdere vista l’età del calciatore, mai più rivendibile. 

    AUSILIO SOTTO ESAME - Per giungere all’obiettivo e accontentare Mancini, Piero Ausilio lavorerà molto sulle cessioni e non solo su quelle eccellenti, come Brozovic, Murillo e Handanovic. Nella lista dei partenti ci sono anche Andreolli, Bardi, Santon, Juan Jesus, Dodo, Ranocchia, Felipe Melo, Biabiany e Gnoukouri. Il ds nerazzurro è sotto esame e sarà giudicato dalla società proprio in base a quelle che saranno le sue capacità di sistemare i vari “esuberi” della rosa.

    UNO ESCLUDE L'ALTRO - Con il tesoretto ricavato dalle cessioni, l’Inter dovrebbe sostituire Murillo con Bruma, prendere Touré per il centrocampo e investire pesantemente per l’esterno offensivo di qualità da piazzare sulla fascia opposta a quella di Brozovic e ovviamente chiudere i conti in forte attivo. In questo via vai di giocatori non sembra esserci spazio per Lucas Biglia, che si sposterebbe per un ingaggio non inferiore ai 3 o 3,5 milioni di euro e che Lotito valuta non meno di 25 milioni di euro. Tra Touré e Biglia c’è posto solo per uno e Mancini ha già scelto l’ivoriano.

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