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  • Inter: puzzle nerazzurro

    Inter: puzzle nerazzurro

    • Massimo Airoldi

    Immaginiamo un puzzle che raffiguri Sneijder, Stramaccioni, Branca e Moratti. Immaginiamolo con Sneijder in primo piano, insieme a Stramaccioni, poi leggermente più indietro Branca e sullo sfondo, in piccolino, il presidente Moratti.

    La società Inter immagina questo puzzle composto da 4 pezzi soltanto (perchè continuano a sostenere che la vicenda Sneijder sia cosa molto semplice, più di quello che appare), mentre per la gente (e oggettivamente nella realtà) questo puzzle appare composto da molti più tasselli, che rendono il suo completamento non certo semplice.

    A questo punto del quadretto pare però manchi una parte. Solo quella parte, quel tassello può andare a completare il puzzle e quindi sistemarlo in modo definitivo e positivo, oppure, così restano, non avrebbe alcun senso: la parte mancante è quella che rappresenta il presidente Moratti. Soltanto un suo intervento infatti pare possa risolvere la questione Sneijder. Moratti ha guardato tutta la vicenda dalle retrovie, senza mai intervenire in prima persona, in quella che avrebbe dovuto essere la "sua questione". Il puzzle ideale avrebbe dovuto infatti prevedere in primo piano Sneijder e Moratti, poi dietro tutti gli altri a comporre lo sfondo. Invece davanti è stato messo Stramaccioni, che ormai appare non più molto credibile quando parla di esclusione tecnica del calciatore, nonostante "si alleni con professionalità, intensità e positivamente" come continua a dire lo stesso allenatore, il quale fornisce risposte spesso contraddittorie, dribblando la questione, e facendo apparire l'esclusione dell'olandese quasi più un capriccio che altro.

    Moratti non è mai intervenuto in prima persona e risulta difficile comprenderne i motivi. Spostandosi a pochi km di distanza da Appiano Gentile (quartier generale dell'Inter) e andando a Milanello (quartier generale del Milan), abbiamo visto la discesa in campo di Berlusconi (nel vero senso letterale dato che è proprio atterrato in elicottero sul campo da gioco), per risolvere le questioni principali, perchè sentiva che la squadra rossonera in un momento particolarmente difficile aveva necessità di una presenza forte. Questa presenza pare un talismano perchè sarà una coincidenza, ma la direzione dei rossoneri ha beneficiato di un circolo virtuoso che ha portato la squadra lontano dal fondo classifica in cui era inizialmente, oltre alla qualificazione Champions.

    Moratti invece pare non avvertire ancora la necessità di intervenire in prima persona per dirimere la questione Sneijder (che sarà pure qui una coincidenza, ma da quando è uscita l'Inter ha vacillato non poco, sprecando parte di ciò che di positivo aveva realizzato precedentemente). Certe delicate questioni necessitano di un intervento forte e capace, deciso che solo alcune persone possono dare.

    Per completare il puzzle, manca proprio la parte Moratti (un solo tassello per la società, molti che compongono la sua figura invece per altri). Solo a puzzle completato la squadra potrà tornare a beneficiare di maggior serenità, di minori capricci e soprattutto di un campione mai inutile.

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