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  • Inter, Ranieri a rischio ghigliottina. Ma quando pagano i veri colpevoli?

    Inter, Ranieri a rischio ghigliottina. Ma quando pagano i veri colpevoli?

    La ghigliottina è quasi pronta. Il popolo interista potrebbe così assistere a un'altra testa tagliata. Dopo Benitez, Gasperini e se vogliamo anche Leonardo, scappato al Psg, ma per cui si dice fosse già pronto il ben servito, ora potrebbe toccare a Ranieri. Il tecnico romano è costretto a portare buoni risultati da qui a Natale, altrimenti la pausa per lui potrebbe durare ben più di due settimane. La domanda ora sorge spontanea: al posto di cacciare allenatori, il Re Sole Moratti non si potrebbe fare un esame di coscienza?

    Innanzitutto ammettendo colpe proprie. Dal mancato rinnovamento dopo la Champions alla gestione del caso Benitez, sino alla scelta Gasperini. E poi valutando l'operato dei suoi stretti collaboratori, Branca in testa. Infine prendendosela anche con certi giocatori. Pagati, strapagati dopo la conquista del Triplete. La tripletta, già. Sembra che alcuni nerazzurri si siano fermati lì. Vero, sono arrivati anche una Supercoppa italiana, il Mondiale per Club e una coppa Italia d'allora. Sussulti in mezzo a un anno e mezzo difficile.
     
    Ora è facile prendersela con Ranieri. Così come era ancora più facile sparare sul povero Gasperini. Il tecnico romano avrà qualche peccatuccio da farsi perdonare (cambia alla Nagatomo per Alvarez, per capirci), ma nessuno può fare miracoli con l'Inter attuale. E diciamoci la verità: Mourinho lo aveva capito in anticipo e aveva fatto le valigie in tempo. I grandi vecchi sono spremuti: Zanetti, Stankovic, Cambiasso. E pure Julio Cesar, Lucio, Samuel, Maicon. Eto'o e Balotelli non ci sono più. Milito ha smarrito il tocco magico del 2010. Sneijder va a corrente alternata. Insomma, per un motivo o per l'altro la vecchia guardia non è più la forza dei nerazzurri, ma il punto debole.
     
    I nuovi arrivati non hanno la personalità o le caratteristiche (dai, anche la qualità) per prendersi sulle spalle la squadra. Risultato? Si rischia il patatrac. L'Inter è appena sopra la zona retrocessione e ormai siamo a dicembre. Da quanto non capitava?
     
    Tagliare la testa del comandante sembra il solito rimedio. Ma stavolta la sensazione è che non servirebbe proprio a nulla. Re, truppa e consiglieri non sono in grado di fare meglio. Forse dare stabilità all'ambiente servirà almeno a salvare il salvabile...      

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