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  • Inter: Ranocchia e Dodò sono un caso

    Inter: Ranocchia e Dodò sono un caso

    • Andrea Distaso
    Effetti collaterali di un'operazione, quella che avrebbe dovuto portare Roberto Soriano all'Inter dopo Eder, che non si farà più e che creano una preoccupazione in più per il ds nerazzurro Piero Ausilio, che dovrà fare i conti con un mercato estivo che ha già regalato due colpi a parametro zero come Banega ed Erkin ma che sarà anche forzatamente dinamico in uscita per questioni di fair play finanziario. Il mancato rispetto del patto dello scorso gennaio per mettere le mani ad una cifra prestabilità per il centrocampista di origini tedesche (non considerato all'altezza sotto il profilo del carisma e dell'esperienza internazionale) ha inevitabilmente generato freddezza nei rapporti con la Sampdoria e anche il futuro dei difensori Andrea Ranocchia e Dodò subirà una brusca evoluzione.

    Due calciatori chiaramente esclusi dal progetto tecnico dell'Inter e per il quale erano in corso da tempo dei contatti per trattare sulla formula che avrebbe mantenuto i due calciatori agli ordini di Vincenzo Montella, ma ora cambia tutto. Difficoltà legate soprattutto agli ingaggi di Ranocchia e Dodò, rispettivamente di 2,4 milioni e 1,2 milioni netti a stagione, insostenibili per lo stato attuale delle finanze del club di Massimo Ferrero, così come il costo dei cartellini. Ecco perchè Piero Ausilio si dovrà adoperare per trovare per loro una nuova sistemazione, così come per uno tra D'Ambrosio e Santon (col Watford in pole, come anticipato da calciomercato.com), uno tra Medel e Felipe Melo e verosimilmente per Stevan Jovetic.

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