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  •  Inter senza logica: il flop di Benitez

    Inter senza logica: il flop di Benitez

    • Marco Ansaldo per La Stampa

    Massimo Moratti si è molto irritato per la sconfitta e per l'esibizione con la Lazio e Rafa Benitez verrà rimosso se non vince la Mondiale per club. Questa è la voce ricorrente negli ambienti nerazzurri. Lo crediamo possibile, anzi probabile, almeno a fine stagione.

    Benitez è un uomo che cammina con la pistola alla tempia, in questo non dissimile da altri che l'hanno preceduto. Lo fu Mancini, nonostante avesse riportato a casa lo scudetto che mancava da 17 anni. Lo era Mourinho prima che l'eliminazione del Barcellona in Champions League facesse di nuovo pendere la bilancia a suo favore, fino al trionfo del triplete. Lo è Benitez che Moratti ha portato all'Inter ma che non ha mai trattato come l'allenatore dei suoi sogni. Se c'è una cosa che Rafa sa fare bene è scegliere i giocatori che gli servono e per la prima volta dopo 15 anni l'Inter non ha fatto mercato. E se una cosa lo rese grande al Liverpool fu l'abilità nello scovare i talenti un po' prima che ci arrivassero gli altri per lanciarli sulla ribalta dopo un minimo rodaggio: non ci risulta che sia stato assecondato in questa politica.


    Per il resto anche in Inghilterra non lo hanno mai considerato uno stratega raffinato nè un motivatore straordinario. Sotto questo aspetto vale come tanti tecnici italiani. Insomma Moratti ha preso un allenatore molto bravo a costruire dal poco una squadra e gli affidato l'Inter già fatta e spremuta da Mourinho: esattamente il contrario di cosa doveva fare. Adesso i nodi vengono al pettine. Benitez ha tra le mani un cubo di Rubik e non riesce a sistemare le tessere, probabilmente perché non è il giocattolo a lui più congeniale.

    Il Liverpool aveva trame impostate su due ali e un centravanti oltre a Gerrard che faceva quello che voleva. L'Inter no e non soltanto perché gli infortuni hanno levato di mezzo i protagonisti migliori. Per banalizzare, Eto'o comunque non potrebbe fare quanto faceva Kuyt, nè Pandev il gioco di Babbel. L'uomo più adatto era Balotelli ed è stato venduto. Ora che in campo vanno le riserve delle riserve le cose funzionano ovviamente peggio.

    L'aspetto più preoccupante è che si presenta un ammasso scombiccherato e che non si capisce cosa voglia fare. Una squadra con le seconde linee non può avere la qualità di quando sono disponibili i più bravi ma può conservare almeno una fisionomia, un indirizzo, una logica di gioco. Dopo 4 mesi l'Inter non ha niente di tutto questo. Il fallimento di Rafa parte da lì


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