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Inter: sogno Pep, apertura Hiddink

Inter: sogno Pep, apertura Hiddink

I no di Capello non fa perdere il sonno a Massimo Moratti, che culla ancora il sogno Guardiola - malgrado un colloquio poco incoraggiante con Laporta - e valuta se forzare la mano con la Turchia per Hiddink. Il tecnico del Barcellona è rimasto nell'ombra perchè, in attesa che il 13 giugno venga eletto il nuovo presidente, ha da mesi dato la sua parola che rimarrà in Catalogna un'altra stagione. Ma non di più. Ed è comunque certo che Guardiola allenerà in Italia. All'Inter sperano ancora che sia da subito, ma potrebbero aspettare dodici mesi. Viste le speculazioni sul mancato rinnovo, nello scorso marzo Guardiola incontrò Laporta per garantire che sarebbe rimasto fino al 2011. Promessa ribadita ai tifosi nella recente festa scudetto: "Ve ne dobbiamo una (di Champions ndr), ci rifaremo a Wembley", sede della prossima finale. Domenica 13, giorno dell'elezione, vedrà il neo presidente. Il nome poco importa, perchè il favorito Rosell ha sì litigato con Laporta, ma nel 2003, quando Guardiola era fuori dal club. Tanto che lo stesso Rosell ha detto che a Pep farebbe firmare un rinnovo di sei anni. Guardiola al Barça sta bene, ma ritiene che dopo 2-3 stagioni il rapporto tra tecnico e squadra perda forza e non firmerà un pluriennale. E l'Inter sta alla finestra. In questa impasse il deus ex machina potrebbe essere Guus Hiddink. Più che come "Caronte"part time - ruolo si ben ricoperto col Chelsea nel 2009, ma quando lo doveva ad Abramovich - l'olandese sarebbe l'alternativa a Guardiola. Dura strapparlo alla Turchia, ma l'agente Van Niewenhuizen apre uno spiraglio: "La scorsa settimana l'Inter mi ha contattato. Ho risposto che è impossibile perchè Guus ha appena iniziato e non andrà a chiedere di essere liberato. Questa è una questione che riguarda l'Inter e la federazione turca".

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