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  • Inter, Suazo:|'Via per colpa di Mourinho'

    Inter, Suazo:|'Via per colpa di Mourinho'

     

    David Suazo, attaccante honduregno classe 1979, 41 presenze e 8 reti con l’Inter, attualmente svincolato ed in cerca di squadra, si confida ad FcInterNews.it, riavvolgendo il nastro dei ricordi di un’esperienza positiva sotto tutti i punti di vista: sportiva, con la vittoria dello Scudetto nel 2007-08, con le Super Coppe italiane del 2008 e del 2010 e con la Coppa Italia 2010-11; ed umana, con tanti amici lasciati alla Pinetina, tra cui il neo team manager Cordoba, Maicon, Samuel e Toldo.
     
    Ciao David, come va?
     
    “Abbastanza bene: sono qui in Sardegna, con la mia famiglia. In questi giorni, mi sto allenando per conto mio: ho una scheda che un personal trainer di mia fiducia ha fatto appositamente per me e, quindi, la mattina sono impegnato in palestra e poi nel pomeriggio svolgo la parte atletica”.
     
    Il 30 giugno dello scorso anno è scaduto il quadriennale con l’Inter e si è chiuso un piccolo ciclo.
     
    “È vero, si è chiuso un periodo molto positivo per me”.
     
    Che ricordi hai?
     
    “Il primo anno, 2007-08, è stato fantastico: ho giocato, segnato, fatto bene sotto tutti i punti di vista”.
     
    A chi devi dire grazie?
     
    “A mister Roberto Mancini: è stato lui a volermi fortemente in nerazzurro. Sarò sempre grato a Mancini e, quando mi capita di rivederlo, glielo ricordo”.
     
    L’anno dopo arriva Mourinho.
     
    “Non ero una sua scelta e, per questo motivo, sono andato al Benfica: anche in Portogallo, comunque, ho fatto bene, giocando e segnando con continuità”.
     
    Nella stagione 2009-10 cosa succede?
     
    “L’annata parte così e così per via di un infortunio che mi tiene fuori per i primi mesi: ho deciso così di andare al Genoa, a gennaio, e lì ho conosciuto un ambiente diverso che mi ha permesso di fare bene. Sedici presenze e 3 gol, negli ultimi cinque mesi di campionato, sono un score importante per chi come me era stato fermo ai box. Poi, anche il 2010-11 sono stato fermo per via di un infortunio”.
     
    Hai vinto tanto, comunque, in questi quattro anni.
     
    “Uno Scudetto, due Supercoppe e una Coppa Italia: diciamo che, quando i miei figli saranno grandi, avrà qualcosa da raccontargli... Sono orgoglioso di quello che ho vinto: sono tutti e tre trofei italiani e vado fiero di questo”. 
     
    Cosa ti è mancato per fare il salto di qualità all’Inter?
     
    “Un po’ di fortuna e la continuità: quando sei in una grande squadra, con una rosa importante, non puoi permetterti di sbagliare: forse gli infortuni hanno rallentato il mio processo di crescita”.
     
    Sei stato alle dipendenze di Mancini e Mourinho: due allenatori…
     
    “… molto differenti, ma che hanno una cosa in comune: sono due vincenti, e lo hanno dimostrato a Milano e nei loro attuali club”.
     
    Con chi hai mantenuto rapporti di amicizia all’Inter?
     
    “A Milano ho tanti amici: mi sento spesso con Cordoba, Maicon, Samuel e Toldo”.
     
    Ora sei svincolato, dopo aver disputato la scorsa annata con il Catania.
     
    “Sì, è vero, cerco squadra: c’è qualcosa in ballo, ci sono degli interessamenti. Vediamo quello che succederà nelle prossime settimane. Speriamo bene…”.

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