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  • Inter-Tevez, si chiude dopo Pechino

    Inter-Tevez, si chiude dopo Pechino

    L'Inter dopo la finale di Supercoppa italiana farà di tut­to per regalarsi Carlos Tevez. Ma­gari senza inserire nell'operazio­ne Samuel Eto'o, che Moratti ha intenzione di far partire solo in presenza di una proposta inde­cente stile Barcellona-Ibrahimo­vic. Perché il sogno del presiden­te è quello di veder giocare insie­me l'africano e l'argentino, un tan­dem di talenti sul livello del Bar­ça. Il numero uno di corso Vitto­rio Emanuele sa però che l'opera­zione legata all'Apache non potrà concretizzarsi in tempi brevi: sa­rà necessario attendere i giorni successivi alla finale di Supercop­pa italiana e del Community Shield o forse addirittura 'scolli­nare' la metà di agosto. Allora il prezzo di Tevez si abbasserà e l'ex United potrebbe arrivare in sal­do, magari addirittura in prestito con diritto di riscatto "obbligato­rio". Se partirà Sneijder, la cui trattativa con il club di Sir Alex Ferguson è stata definita «morta» del direttore esecutivo David Gill («Adesso è così, ma nel calcio le cose possono cambiare veloce­mente», ha aggiunto), l'affare le­gato a Carlitos sarà ancora più semplice, anche se non mancano coloro che sognano addirittura di vedere Eto'o, Tevez e Wesley tut­ti insieme in nerazzurro. Fanta­calcio in tempi di fair play finan­ziario? Forse sì o forse no. 


    VISITA NON CASUALE - Di certo c'è che la 'visita' di ieri di Moratti a Dublino non è stata casuale. Il presidente potrebbe decidere, vi­sta la distanza, di non andare a Pechino e di gustarsi il derby con il Milan in tv, dalla sua Forte dei Marmi. In previsione di questa scelta ha optato per la due giorni in terra irlandese per salutare la squadra e tastare con mano gli umori dei suoi fuoriclasse più ap­petiti sul mercato. Due chiacchie­re con Eto'o e con Sneijder ( ma anche con altri), tanto per farsi un'idea di quello che gira nella te­sta dei suoi ragazzi, i pezzi pre­giati di un'argenteria che non vuole cedere se non di fronte a of­ferte da far tremare i polsi. Ac­compagnato dai familiari e dal vi­ce direttore generale Filucchi, Moratti ha soggiornato nell'hotel della squadra dove c'è anche il Manchester City. Ipotizzare una trattativa condotta da lui in prima persona è forse eccessivo, ma un incrocio con Roberto Mancini c'è stato. E siccome tra i due i rap­porti sono rimasti ottimi, è inevi­tabile pensare che Carlitos sia stato uno degli argomenti della conversazione. 


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