Calciomercato.com

  • Inter, gaffe di Thohir: ma non è la prima, almeno sarà l'ultima?

    Inter, gaffe di Thohir: ma non è la prima, almeno sarà l'ultima?

    • Pasquale Guarro
    Da proprietario a socio di minoranza, il ruolo di Thohir all’Inter è cambiato, ma lui continua a far discutere. L’ultima gaffe del presidente nerazzurro è griffata Instagram e segue il commento di un tifoso che si augura l’ingresso di Oriali in società, con il conseguente allontanamento di Piero Ausilio. A sorpresa, a tale commento, è arrivato l’inaspettato like di Erick Thohir, che a un giorno esatto dal derby riesce così a destabilizzare l’intero ambiente. 

    ESPERTO IN COMUNICAZIONE - Vogliamo lasciare a Thohir il beneficio del dubbio, il gradimento al post può essere frutto di un distratto e incontrollato movimento della mano, ma se anche così fosse, sorgerebbero ugualmente alcune riflessioni: al presidente dell’Inter è richiesta massima attenzione a certi particolari. E il tutto sa ancor più di beffa se pensiamo che l’indonesiano si era presentato al pubblico italiano come “grande esperto di comunicazione”. E menomale… 

    LE FALLE DI THOHIR - Un’altra mossa inopportuna, dunque, da parte dell’indonesiano, che in passato ha dimostrato di saper fare anche peggio. Ci è riuscito perfettamente quando ha preferito Bolingbroke a Fassone, ma anche quando ha  contribuito al congelamento dei rapporti tra Mancini e la proprietà entrante e quando ha imposto con fermezza il nome di Frank de Boer. Anzi, proprio Ausilio nell’occasione era stato bravo ad intervenire in modo tempestivo per bloccare l’emorragia generata dall’attuale presidente. La scelta di Pioli prima e quella di Gagliardini poi hanno ridato vigore a quello che era un gruppo in caduta libera e che in seguito ha saputo reagire. Arginare la falla in quel momento non era semplice. 

    Come non è stato mai semplice, per Ausilio, lavorare a budget ridotto. Che è ciò che l’indonesiano ha messo a disposizione dell’Inter: risorse minime, risicate all’osso. L’era Thohir sarà da tutti ricordata come l’età del sacrificio, dov’è stato necessario vendere per comprare. Un’era che ricorderemo anche come quella delle promesse mai mantenute: “In cinque anni torneremo tra i primi dieci club al mondo”, intanto, però, si ordinava il taglio netto del tetto salariale. Poi l’avvento di Suning, che alle promesse ha anteposto gli investimenti e che ha invitato a Nanchino Piero Ausilio per discutere e intavolare l’accordo per un triennale. Peccato per l’ennesimo scivolone di Thohir, che intanto ha già provveduto a far recapitare al club il proprio dispiacere per quanto accaduto. Basterà a Zhang?
     

    Altre Notizie