Il pessimismo regna sovrano in casa Inter. L'eliminazione dalla Champions League e i risultati scoraggianti dell'ultimo mese e mezzo in campionato sembrano aver gettato tutto l'ambiente nerazzurro nello sconforto generale. Dal presidente, mai così distaccato, ai giocatori, per finire con i tifosi.

 

Eppure la situazione non è così catastrofica. L'Inter è a meno sette dalla Lazio e a meno sei dal Napoli. Una distanza non incolmabile in un campionato fatto di alti e bassi un po' per tutti, se si escludono Milan e Juventus. Insomma, la squadra di Ranieri in caso di filotto di 5 o 6 partite (per non dire 7 come tra autunno e inizio inverno) si potrebbe ritrovare in piena corsa per l'Europa che conta. Ma occorre crederci. Il gruppo, a grandi linee, è lo stesso che è riuscito a tornare a meno 5 dal Milan a fine gennaio. E davanti, come ha dimostrato anche ieri l'Udinese, non si viaggia a ritmi folli. Basta cominciare a pigiare sull'acceleratore ad Appiano Gentile.

 

Ecco perché la trasferta in casa della Juventus, oltre al fascino del derby d'Italia, può assumere un'importanza capitale nella stagione interista. Una vittoria potrebbe rilanciare le speranze di un posto nella prossima Champions. Il che significa più liquidità da investire sul mercato e maggiori possibilità di attrarre giocatori dall'estero. Insomma, a Torino l'Inter non deve andare per fare un favore ai cugini del Milan, come pensano in molti. Ma piuttosto per prendersi tre punti d'oro per sé stessa. E pazienza se poi Galliani gongola.