Ci risiamo. L'Inter perde una partita e si parla di squadra in crisi, allo sbando. I successi degli ultimi 5 anni non sono bastati a cambiare l'ambiente nerazzurro, che per indole tende al disfattismo. E stavolta non è solo colpa dei media, sempre pronti a ingigantire ogni piccolo problema nato ad Appiano Gentile.

Le accuse rivolte da Moratti a Benitez sono chiare e pesanti: squadra senza gioco né carattere, tattica sbagliata per marcare Bale e troppi infortuni. In effetti il presidente ha ragione, però sbaglia nei modi. E' giusto chiedere spiegazioni al proprio allenatore, ma bisognerebbe farlo in privato e non pubblicamente.

Così Moratti delegittima Benitez agli occhi di tifosi e giocatori, che rimpiangono Mourinho già per conto loro. Il paragone con il portoghese è un peso troppo grande per le spalle del povero Rafa: per non farsi schiacciare serve l'aiuto di tutti, società in primis, altrimenti si rischia il fallimento.

Lo Special One è di un'altra categoria e lo ha dimostrato anche l'altra sera a San Siro contro il Milan (geniale il gesto delle 'tre dita'). Ma ormai il grande José appartiene al passato e continuare a rievocarlo fa solo male all'Inter di oggi, che deve voltare pagina per scrivere un altro capitolo della sua storia. Sperando in un lieto fine.