Ogni quattro anni le voci di mercato vengono animate dai nomi "nuovi" messi in luce grazie alla vetrina dei Mondiali, però operando in questo modo difficilmente si riescono a fare veri affari perché il prezzo dei nazionali lievita fino alle stelle.

Per fare un esempio attuale, basti pensare a Fabio Coentrao: il giovane portoghese del Benfica ha una clausola di rescissione da 30 milioni di euro. Sulle sue tracce c'è il Bayern Monaco, ma negli ultimi giorni si è parlato anche di un interesse della Juve e dell'Inter. Per il dopo Maicon (per cui si profila un braccio di ferro col Real Madrid) è circolato anche il nome di Bastos, che al Lione gioca da esterno alto ma nel Brasile viene riadattato con buoni risultati nel ruolo di terzino sinistro.

Tra chi invece non sta trovando troppo spazio al Mondiale c'è Cesc Fabregas: il centrocampista spagnolo è uno dei pochi giocatori per cui Moratti sarebbe disposto a fare follie, mentre il presidente non ha intenzione di svenarsi per regalare a Benitez il suo pupillo Mascherano. Per sperare di realizzare il "sogno" (proibito?) Fabregas bisogna però superare due grossi ostacoli: la concorrenza del Barcellona che può contare sulla preferenza del giocatore e la valutazione-super fatta dall'Arsenal.

L'unica carta in grado di convincere Wenger ad abbassare le pretese potrebbe essere Balotelli. In questi giorni si legge che l'Inter sarebbe pronta a cedere il ragazzo di fronte ad un'offerta da 40 milioni, ma la realtà è un'altra. Al contrario di Maicon che partirebbe solo per (tanti) soldi, Mario sarà sacrificato soltanto per arrivare ad un altro grande talento (le altre idee sono Tevez o Robinho del Manchester City) altrimenti resterà in maglia nerazzurra. E al momento è proprio questa l'ipotesi più probabile, nonostante Raiola.