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  • Intermania: Spalletti invidia(va?) le 'delusioni' sul mercato di Conte

    Intermania: Spalletti invidia(va?) le 'delusioni' sul mercato di Conte

    • Cristian Giudici
    Dicesi 'calciomercatopatia': serie di sbalzi d'umore a seconda degli acquisti e/o delle cessioni della propria squadra. Vale per i tifosi, ma anche per gli allenatori. Basti pensare allo strano destino di Antonio Conte e Luciano Spalletti. Quest'ultimo ha lasciato la Roma per l'Inter, che prima di lui aveva pensato di riportare in Italia l'ex juventino, senza però riuscirci. 

    INVIDIA RECIPROCA - Andiamo con ordine. A giugno Conte, in vacanza al mare in Liguria, risponde così a una tifosa nerazzurra che gli chiedeva lumi su un suo possibile approdo all'Inter: "Purtroppo ha già firmato Spalletti...". Il quale in effetti arriva a Milano e, un mese dopo, inizia a preoccuparsi per il mercato che non decolla. Siamo a inizio luglio, nei primi giorni di ritiro a Riscone di Brunico. Alla notizia del passaggio di Rudiger dalla Roma al Chelsea, Spalletti sbotta (come appreso da Calciomercato.com) dicendo che il mercato si fa così: scegliendo un giocatore e andando a prenderlo subito con i soldi. Che non mancano all'Inter, le cui manovre però risultano inizialmente un po' macchinose per tutta una serie di motivi: dal fair-play finanziario Uefa alle comunicazioni con i cinesi di Suning, passando per le difficoltà a convincere i top-player senza il paloscenico della Champions League. 

    MERCATO A CONFRONTO - Poi l'Inter prende Skriniar, Borja Valero e Vecino per una cinquantina di milioni di euro. Il Chelsea spende il doppio per comprarsi Morata e Bakayoko, cedendo però Matic al Manchester United per 45 milioni. Il 29 luglio i nerazzurri vincono l'International Champions Cup battendo 2-1 il Chelsea, che domenica perde ai rigori con l'Arsenal il Community Shield. Nel frattempo l'umore di Conte (al quale non dispiacerebbe Candreva) diventa ancora più nero, invece per ora Spalletti è soddisfatto delle risposte date dalla squadra in questo pre-campionato. Positivo, non come quello disastroso che portò al divorzio con Mancini esattamente un anno fa. Poi, a fine mercato, Luciano parlerà senza peli sulla lingua come ha già annunciato in conferenza stampa: "Mi sono state fatte delle promesse, se non verranno mantenute lo dirò". I due giovani talenti Emre Mor e Schick basteranno per accontentarlo? Oppure Sabatini tirerà fuori qualche altro coniglio dal cilindro? 

    @CriGiudici

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