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  • #iononmollo: Inzaghi 'sfida' il Milan

    #iononmollo: Inzaghi 'sfida' il Milan

    Il Milan torna a vincere in trasferta, a Palermo, e lo fa grazie alle reti di Cerci e Menez: il francese, dopo il pareggio su rigore di Dybala, scaccia gli spettri dell'ennesima rimonta subita in stagione e regala i tre punti ai rossoneri. Due vittorie consecutive che rilanciano il Diavolo, che prova a tenere vive le speranze di qualificarsi alla prossima Europa League. Nessun proclama, testa bassa e lavorare: questo il pensiero di Filippo Inzaghi al termine della sfida.

    INZAGHI OSA, LA FORTUNA ASSISTE - Il Milan si trova all'8° posto e a nove gare dal termine la rimonta fino all'Europa sembra molto complicata, ma non impossibile: per questo Inzaghi a Palermo decide di giocarsi il tutto per tutto mandando in campo dal primo minuto una squadra a trazione anteriore. Destro, Menez, Cerci e Bonaventura, tutti titolari per provare a spingere subito sull'acceleratore: la scelta paga, visto il vantaggio trovato proprio da Cerci nel primo tempo. La svolta però arriva nella ripresa. Dopo il pareggio dei padroni di casa Superpippo, diversamente da altre partite che avevano mandato su tutte le furie tifosi e presidente (la gara di Torino e il match casalingo contro il Verona, con l'ingresso di due difensori, Alex e Bocchetti, rispettivamente al posto di Menez e Destro), decide di osare: fuori Destro e Cerci, dentro Pazzini e l'esordiente Suso per mantenere alta la presione. Il coraggio di Inzaghi viene premiato: il solito Menez sfrutta un errore della difesa rosanero e insacca per l'1-2 finale. La fortuna questa volta decide di concedere il suo favore al Diavolo, già nel primo tempo in due occasioni decisive: sullo 0-0 Vazquez fallisce incredibilmente il facile vantaggio palermitano, mentre Cerci va in rete in maniera quasi casuale dopo un rimpallo con Sorrentino.

    DESTINO GIA' SCRITTO, INZAGHI NON CI STA - Il rendimento stagionale del Milan però, nonostante la vittoria contro il Palermo, resta sempre ben al di sotto delle aspettative di società e tifosi e per questo il futuro di Inzaghi sembra già scritto: al termine della stagione sarà addio. Superpippo però non ci sta e dopo aver ribadito più volte in varie interviste di non pensare a cosa succederà a fine campionato, torna a ruggire dalla propria pagina Facebook: "Avanti così...con convinzione e continuità...‪#‎iononmollo". Un messaggio forte e deciso, che fa capire come il tecnico voglia provare a ribaltare le proprie sorti: nove gare per convincere il Milan e i suoi tifosi a concedergli un'altra occasione, un'altra stagione sulla panchina del Diavolo. C'è però un'altra chiave di lettura. Conscio di avere già un piede fuori dalla porta di Milanello, il suo potrebbe essere un segnale alla società rossonera: se sarà addio, non sarà consensuale. Inzaghi, forte del suo contratto fino al 2016, fa sapere che l'intenzione è quella di restare e che per separarsi sarà necessario l'esonero: situazione che il Milan vorrebbe evitare, avendo già a libro paga per tutto il prossimo anno anche Clarence Seedorf, esonerato la scorsa estate; i rossoneri vorrebbero trovare una soluzione comoda per entrambe le parti, per non avere a carico l'ingaggio di tre allenatori contemporaneamente. Riscossa o sfida alla dirigenza una cosa è certa: Superpippo ha tirato fuori gli artigli, il Milan è avvisato.


    Federico Albrizio

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