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  • #Iononportolosponsor: impazza sul web la protesta di Liberti e Panno

    #Iononportolosponsor: impazza sul web la protesta di Liberti e Panno

    Nel calcio multimilionario della Serie A probabilmente non c'è tempo e spazio per occuparsi di storie poco reclamizzate e apparentemente poco importanti come la denuncia di molti allenatori delle categorie dilettantistiche italiane, che hanno avuto nel web e nei social la cassa di risonanza che aspettavano. Stiamo parlando di quei tecnici che per operare in questo settore sono costretti ad avere uno sponsor alle spalle per sperare di avere la loro occasione. Da qui è nato lo sfogo di Fabrizio Liberti e Fabio Panno (nella foto di tuttocampo.it), che vivono e lavorano nel Lazio e hanno portato alla luce lo scandalo posando anche con un cartello che recita: "Io non porto lo sponsor".

    MINACCE E REPLICHE - Un messaggio che ha fatto presto il giro della rete, che ha rotto il muro di omertà che regnava nella categoria dilettantistiche ma che ha anche attirato anche critiche e minacce da chi si è sentito toccato. E che hanno scatenato la dura reazione di Liberti sulla propria pagina Facebook: "Io non ci credo... Pensate di fermarmi con qualche messaggio?????? Fuori le palle andiamo fino alla fine... Non voglio più vedere bambini che smettono di giocare a 10 anni... Oppure gente che sta nei campi solo perché porta soldi oppure perché si prostituisce per esserci.... Parlate parlate ma poi fate i professori.... Io combatto come ho sempre combattuto...... Non mollo i miei amici colleghi che si sono fatti il culo , non lo farò mai... Vamos ancora più forte..... Senza timore ... Io non temo nessuno forse ancora non lo avete capito... E fatevi riconoscere non mandate mes privati sconosciuti.... Cazzo sono ancora più determinato siete benzina per me".

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