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  • Irrompe Porcedda| 'Bologna, compreremo'

    Irrompe Porcedda| 'Bologna, compreremo'

    Un concetto che è un comandamento da seguire e da rispettare. Sempre. “Lavoriamo, costruiamo e facciamo parlare i fatti”. Sergio Porcedda ha le idee chiare, lo aveva detto il giorno del suo insediamento che avrebbe voluto patrimonializzare il Bologna e lo sta facendo, giorno dopo giorno. “Abbiamo preso Krhin ed Ekdal in compartecipazione, abbiamo preso in compartecipazione anche Meggiorini, perché il nostro pensiero non va solo all’oggi ma anche al domani e al dopodomani. Sì, Krhin ed Ekdal non dico che li ho voluti io, ma quando Longo mi ha parlato di loro fate conto che lo abbia applaudito”. Ancora una volta misura le parole, non volendo illudere Bologna, ma di sicuro Bologna sarà contenta di leggere le frasi di Porcedda. “In questi primi giorni da presidente mi hanno offerto il mondo, pensate che un collega voleva piazzarmi tre suoi giocatori in un colpo solo. Come ho resistito? Diventando sordomuto”. Poi ecco la sua prima puntualizzazione. “Il Bologna deve avere una spina dorsale, dal portiere all’attacco, ebbene, manca ancora qualcosa dappertutto”. A che punto siamo con Diego Perez? Porcedda si nasconde a metà. “Siamo cinquanta e cinquanta, il discorso non è mai stato chiuso.

    Bisogna stare con le orecchie dritte e state sicuri che noi ci staremo. Da ieri i siti di mercato riaccostano con decisione il centrocampista uruguaiano del Monaco al Bologna, ma il presidente rossoblu si guarda bene dal farsi sfuggire una parola di più su questo tema, sapendo quanto è scaltro Paco Casal e temendo di buttare tutto all’aria. Il discorso resta sul mercato, ma rispetto al passato Porcedda sembra più strategico, avendo già capito come tira il vento. “Dite che serve uno che faccia gol? Vi dimenticate di Di Vaio? Poi ricordo a tutti che è arrivato un ragazzo che si chiama Meggiorini, che abbiamo Siligardi e Paponi, che abbiamo un ragazzo che si chiama Gimenez e che abbiamo anche Bernacci, che nell’Ascoli di gol ne ha segnati tanti nell’ultimo campionato”. Come dire: davanti non arriverà nessuno? Arriverà, arriverà, il fatto è che Porcedda non vuole farsi prendere per la gola, considerato che tutti sanno che il Bologna è alla ricerca di una punta importante. Poi ha un messaggio chiaro per i suoi tifosi vicini e lontani. Sentite qua: “Mi hanno detto che è stato contestato Berlusconi, allora io darei la società in mano agli ultras per vedere cosa fanno. Come si può chiedere di più a Berlusconi visti tutti gli investimenti che ha fatto in questi anni? Dico un’altra cosa: non sarebbe neanche giusto e corretto che un presidente del Consiglio comprasse giocatori da 50 milioni”. Ha un rimpianto, Porcedda: “si chiama Diekmeier, avevamo già scritto con il Norimberga e il ragazzo era contento di venire da noi, poi è entrato di mezzo il padre, che ha voluto mandarlo all’Amburgo”, poco dopo il presidente rossoblu spedisce un messaggio a Colomba: “Chi lo dice che i giocatori li sceglie la società? Noi ci aggiorniamo quotidianamente con Colomba, al di là di ciò se un allenatore vuole trattenere i giocatori di ieri, cosa succede poi se l’allenatore va via? Dopo si devono dare via anche i giocatori? E’ vero che questi ragazzi hanno dato tutti più del massimo, e se io ora sono qua e sono diventato presidente del Bologna è anche merito loro, ma la società ha altri progetti, la società di oggi è come se avesse voltato pagina rispetto a quella di ieri. Certo, cercheremo di accontentare Colomba mettendogli a disposizione giocatori al pari, se non addirittura meglio, di quelli che aveva l’anno passato. Di sicuro Longo ce la metterà tutta: potrà anche essere poco diplomatico, ma la sua competenza è infinita. Sì, presto Longo entrerà nei quadri del Bologna”.

    Ancora Porcedda: “Vogliamo costruire una società solida che duri nel tempo sia dal punto di vista finanziario che patrimoniale, il nostro obiettivo a oggi è quello di vivere un’annata possibilmente serena. E se poi il bilancio lo metteremo a posto in due anni anziché in uno, pazienza. Quando arriveranno i rinforzi? Arriveranno, arriveranno, direi che il Bologna avrà la sua faccia definitiva al ritorno dalla tournée in Arabia e prima della partenza per il ritiro di Sestola. Insomma, completeremo la squadra, ma senza avere fretta perché il tempo gioca a nostro favore. Già il fatto di non avere un organico lungo come tante altre società è una bella fortuna”.

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