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  • Italia 2: la meglio gioventù tradisce Prandelli. Destro, Ogbonna e Peluso ok
Italia 2: la meglio gioventù tradisce Prandelli. Destro, Ogbonna e Peluso ok

Italia 2: la meglio gioventù tradisce Prandelli. Destro, Ogbonna e Peluso ok

La meglio gioventù tradisce Prandelli, alla settima sconfitta della sua gestione, la quarta consecutiva in amichevole  (dato consolatorio per il ct: ha rimediato un solo ko in gare ufficiali, quello nella finale di Kiev contro la Spagna). Del resto, mai come in questa circostanza, il risultato è relativo.

La sconfitta dei vicecampioni d'Europa può servire al selezionatore per trarre illuminanti indicazioni sul futuro che è già dietro l'angolo: 7 settembre, Bulgaria-Italia; 11 settembre: Italia-Malta.

Otto esordienti in assoluto, sei dei quali ad un certo punto contemporaneamente in campo, costituiscono una robusta attenuante per spiegare il risultato finale, oltre alla demenziale insistenza con la quale la Nazionale viene mandata in campo a Ferragosto, senza il blocco Juve e gli azzurri del Napoli, costretti a giocare a Pechino, quattro giorni prima la finale di Supercoppa di Lega.

Se, dopo tutti i bla bla bla post Europeo,  questo è il modo della Lega e dei club di aiutare l'Italia nella nuova stagione, cominciamo bene. 

L'Inghilterra si è presa la rivincita sugli azzurri che l'avevano eliminata nei quarti dell'Europeo, dopo i calci di rigore. A giudicare dall'enfasi con la quale i loro tifosi hanno festeggiato il successo, agli inglesi giustamente poco importa che in campo a Berna ci fosse l'Italia 2.

Anche Hodgson ha fatto esperimenti e ha meritato una vittoria che in patria gli procurerà un discreto periodo di tranquillità dopo il fiasco europeo e le durissime critiche al Team Gb, che aveva un altro ct, affondato alle Olimpiadi.  

Il primo tempo è stato positivo, tant'è vero che si è chiuso sull'1-1. Il secondo decisamente no, sia per l'errore fatale di Sirigu sul tiro di Defoe (nonostante il portiere del Psg poco prima avesse compiuto un autentico miracolo), sia per la squadra che si è sfilacciata a mano a mano che le sostituzioni ne hanno radicalmente cambiato l'aspetto, tattico e tecnico. 

Destro, Ogbonna e Peluso hanno superato l'esame a pieni voti.

Al romanista è mancato soltanto il gol, che avrebbe premiato la sua prova, ma ha confermatodi essere un vero attaccante moderno.

Il difensore del Toro ha impressionato per la disinvoltura con la quale ha orchestrato la difesa: prestanza fisica, bagaglio tecnico di ottima qualità, sicurezza diun veterano.  

L'esterno dell'Atalanta (per la società di Percassi è stata una serata memorabile: tre nerazzurri in campo con la Nazionale non c'erano mai stati in 105 anni di storia) ha rimpiazzato Balzaretti, in evidente ritardo di condizione (il gol di Jagielka l'ha dimostrato) e ha spinto sulla fascia sfiorando addirittura il gol.

I tre giocatori sono stati fra le note più positive di una serata che ha visto Verratti schierato non davanti alla difesa, nel ruolo di vice Pirlo, ma a sostegno dell'attacco; El Shaarawy applicarsi diligentemente al compito assegnatogli da Prandelli; Aquilani ancora bisognoso di lavorare molto per riguadagnare la condizione migliore; Gabbiadini bisognoso di trovare un posto da titolare fisso in campionato per esprimere tutto il suo talento.

Da settembre si farà sul serio e la strada verso Brasile 2014 sarà lunga e lastricata di insidie. Per fortuna di Prandelli, torneranno il blocco Juve, Balotelli. E, se Insigne continuerà a giocre come ha fatto con la splendida Under 21 vista oggi in Olanda, scoccherà il suo momento. Uno così, è da Nazionale.

Xavier Jacobelli

Direttore Editoriale www.calciomercato.com

 

 

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