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    Italia, la via del (non) gol

    di Davide Petiva, alias Herr Doktor

    Un articolo del quotidiano La Stampa di qualche giorno fa (27/3) ha attratto la mia attenzione circa la scarsità realizzativa degli attaccanti azzurri sia nei rispettivi club che in nazionale. Il pezzo, a firma di Roberto Condio, mostra come ben 43 nazioni (non solo europee) dispongano di un cannoniere più prolifico rispetto al miglior azzurro in classifica, che per la cronaca è Okaka, fermo a 13 gol nel campionato belga.

    Ora, pur senza essere calciofili incalliti tutti nel bene o nel male riconosciamo che la generazione d'oro dei vari Del Piero, Totti, Vieri, Inzaghi, Toni, Di Natale e compagnia è agli ultimi sgoccioli e che quella attuale non è paragonabile a costoro nè per talento nè per media realizzativa. Dunque, siamo spacciati? Risparmiamo i soldi della trasferta francese ai prossimi europei così da evitare figuracce? Ebbene, io ho riportato alcuni dati sui quali aprire una riflessione. Qui sotto ho brevemente descritto il cammino degli azzurri di Prandelli dall'agosto 2010 freschi di disastro sudafricano alla finale degli Europei giocati in Polonia e Ucraina due anni più tardi, dati che poi ho confrontato con i risultati ottenuti finora dalla selezione di Antonio Conte. Sono state prese in esame tutte le partite ufficiali giocate dalla nazionale, quindi amichevoli incluse, nel periodo analizzato.


    Nazionale Italiana (agosto 2010-luglio 2012). All. Cesare Prandelli.

    Partite giocate: 26
    Vinte: 13 (50%)
    Pareggiate: 7 (27%)
    Perse: 6 (23%)
    Gol fatti: 34
    Media gol fatti/partita: 1,30
    Gol realizzati da prime/seconde punte: 21 (61,7%)
    Gol realizzati da esterni alti: 0
    Gol realizzati da centrocampisti: 7 (20.6%)
    Gol realizzati da difensori/esterni bassi: 1 (3%)
    Altro: 5 (vittoria 3-0 a tavolino con la Serbia e 2 autogol)


    Nazionale Italiana (agosto 2014-marzo 2016). All. Antonio Conte.

    Partite giocate: 16
    Vinte: 9 (56,25%)
    Pareggiate: 5 (31,25%)
    Perse: 2 (12,5%)
    Gol fatti: 23
    Media gol fatti/partita: 1,44
    Gol realizzati da prime/seconde punte: 9 (39,1%)
    Gol realizzati da esterni alti: 6 (26,1%)
    Gol realizzati da centrocampisti: 3 (13%)
    Gol realizzati da difensori/esterni bassi: 4 (17.4%)
    Altro: 1 (1 autogol)


    Come si può evincere dai dati, benchè parziali, la media gol italiana è storicamente deficitaria e i due periodi presi in esame non fanno eccezione. La selezione di Conte, anzi, ha una media migliore rispetto a quella prandelliana (1,44 contro 1,30), semmai sono cambiati gli interpreti e il loro contributo relativo. Prandelli ha potuto contare su una fase realizzativa trascinata da prime e seconde punte (Cassano 7 gol, Balotelli 4, Pazzini e Giuseppe Rossi 3, Matri Gilardino Quagliarella Di Natale uno ciascuno), ma balza all'occhio lo 'zero' della casella esterni alti. Conte è stato meno...
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