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  • Jacobelli: caro Mazzarri, adesso ha stufato (e almeno ringrazi Moratti)

    Jacobelli: caro Mazzarri, adesso ha stufato (e almeno ringrazi Moratti)

    Caro Mazzarri, se permette, adesso ha stufato.
    Ha stufato con il suo modo nervoso, irascibile, irritato, irritante, di fare l'allenatore dell'Inter, come se ogni partita fosse un supplizio, come se guidare uno dei club più famosi del mondo fosse una condanna, una jattura, una dannazione e non un'immensa fortuna.
    Ha stufato con il suo non gioco, con una squadra senza capo né coda, che non sa più vincere, che non diverte, che non segna al Saint Etienne, che prende 4 gol in casa dal Cagliari, 3 a Firenze e 2 dal Napoli rimontandolo in extremis per grazia ricevuta da Hernanes.
    Ha stufato perchè ieri sera in tv ha rimbrottato Giovanni Galli dicendogli che in giro non vede calcio champagne: forse era troppo impegnato a pensare a come (non) battere il Saint Etienne, per non seguire il Bayern con la Roma o il Real Madrid a Liverpool. Dia un'occhiata, poi ne riparliamo. 
    Ha stufato perché è stato ingrato e ingeneroso con Moratti che, come Primo Interista, dimissioni o non dimissioni, ha il sacrosanto diritto di criticare l'Inter se non gli piace come gioca l'Inter.
    Ha stufato perché all'uomo che l'ha portata all'Inter, non si replica: "Non ho tempo di pensare a ciò che ha detto e di spendere energie per rispondergli".
    Ha stufato perché, anzichè chiedere scusa, ieri sera dopo gli ennesimi fischi di San Siro, ha dichiarato: "Io e la squadra dobbiamo solo pensare alle partite, anche mercoledì ho detto questo, non ho detto nulla di sgradevole. Al massimo ho fatto discorsi generici". Ma lei pensa che noi e, soprattutto, Moratti, siamo tutti scemi?
    Ha stufato perchè, a proposito delle dimissioni di Moratti, lei se n'è lavato le mani: "Ha parlato il presidente, sono cose societarie. Non ci metto bocca, devo pensare alla squadra".
    Ecco, bravo, pensi alla squadra. Ma ci pensi giorno e notte, perché se continua così son dolori. E caso mai le pesasse così tanto allenare l'Inter, può sempre rassegnare le dimissioni.

    Xavier Jacobelli
    Direttore Editoriale www.calciomercato.com

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