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  • Jacobelli: complimenti a Rizzoli, ma ora Nicchi non lo usi come parafulmine

    Jacobelli: complimenti a Rizzoli, ma ora Nicchi non lo usi come parafulmine

    La designazione di Nicola Rizzoli quale arbitro della finale mondiale, coadiuvato dagli assistenti Renato Faverani e Andrea Stefani, è il miglior riconoscimento per i vent'anni di attività dell'architetto bolognese e costituisce un motivo di consolazione per il calcio italiano dopo il fallimento della Nazionale.

    Ma, da qui a riempirsi la bocca con proclami trionfalistici, come ha fatto il signor Nicchi, presidente dell'Associazione Italiana Arbitri, immediatamente pronto a fiondarsi a Rio a nome dei 36 mila fischietti italiani, ce ne corre.

    Rizzoli al Macaranà, per la gioia degli argentini e l'irritazione dei tedeschi che alla Fifa non le hanno mandate a dire, non può e non deve essere il parafulmine dietro il quale nascondere la pessima, ultima stagione dei direttori di gara e dei loro collaboratori. Sia in serie A sia in serie B, le cui gallerie degli errori ed orrori arbitrali sono il manifesto di un'inquietante mediocrità tecnica.

    Vogliamo ricordare le indimenticabili prodezze di Tagliavento e Gervasoni, tanto per fare solo due nomi, sennò tiriamo notte? A proposito: il 26 febbraio scorso Borja Valero ha dichiarato che Gervasoni nel suo referto scrisse bugie contro di lui. Il 26 febbraio. Oggi è il 12 luglio: sono trascorsi 136 giorni e né Gervasoni né tantomeno Nicchi hanno smentito. Curioso.

    Ma di che cosa stiamo parlando, Nicchi? 

    Vogliamo ricordare
    le sue prese di posizione sulla "moviola che uccide il calcio", cancellate da "moviola in campo? Se la Fifa la introduce, noi ci adeguiamo", dopo la folgorazione di Blatter? Vogliamo rammentare che, nel 2009, in occasione della sua prima campagna elettorale per la presidenza dell'Aia, lei assicurò che, dopo le partite, gli arbitri sarebbero andati in tv per spiegare le loro decisioni? Ne avessimo visto uno.

    Vogliamo ricordare ciò che, ad un certo punto del'ultimo campionato, affermò l'oggi ex designatore Braschi ("Ci sono stati 5 errori clamorosi in 250 partite")?

    Meglio fermarsi qui, per augurare buona finale a Rizzoli. E buon lavoro a Messina, il nuovo designatore. Ne ha bisogno.

    Xavier Jacobelli
    Direttore Editoriale www.calciomercato.com


     

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