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  • Jacobelli: crisi Milan, Berlusconi ascolti i tifosi. E scelga: o Barbara o Galliani

    Jacobelli: crisi Milan, Berlusconi ascolti i tifosi. E scelga: o Barbara o Galliani

    Come sempre,  sono i tifosi la parte migliore del Sistema Calcio, checchè ne dicano quelli che li spremono come limoni e pensano siano tutti abbindolabili con dichiarazioni tonitruanti o facezie che, invece, inchiodano per sempre sul web chi è abituato a spararle.
    La presa di posizione della Curva Sud milanista prima della gara con la Lazio, decisiva per il presente e per il futuro di una squadra in crisi d'identità, ha il pregio di essere forte e chiara, in un contesto in cui Inzaghi passa per il capro espiatorio, il parafulmine di tutti gli errori che non sono assolutamente imputabili a lui, ma a chi li ha commessi, cioè Silvio Berlusconi e Adriano Galliani.
    Nel dicembre 2013, l'ex premier inventò il Diavolo a due teste, convinto fosse possibile la coabitazione fra il suo braccio destro dal 20 febbraio 1986 e la terzogenita, cui ha destinato le sorti del Milan. Errore madornale. Perché, giustamente, Barbara vuole comandare  e chiede di essere giudicata per ciò che sarà stata capace di fare. Purchè la mettano in condizione di agire. Mai come ora la strategia, il mercato, le valutazioni su Inzaghi e sulla squadra, le scelte di politica federale (come dimenticare l'appoggio che Galliani ha dato a Tavecchio insieme con Lotito, Carraro, Macalli quando Barbara chiedeva il rinovamento totale in federazione?) oppongono il Numero Due alla Delfina. E stavolta Silvio deve scegliere: o sta con l'uno o sta con l'altra. Il pronunciamento dei tifosi è stato chiaro. Fossimo nell'uomo che ha reso il Milan uno dei tre club più titolati al mondo in campo internazionale, non avremmo dubbi. E' tempo di cambiare.  E' l'ora di Barbara.

    Xavier Jacobelli
    Direttore Editoriale www.calciomercato.com

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