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  • Jacobelli: dove sei Milan? Inzaghi paga gli errori di Berlusconi e Galliani

    Jacobelli: dove sei Milan? Inzaghi paga gli errori di Berlusconi e Galliani

    'Non cambierei l'organico del Milan con nessun altro'.
    Silvio Berlusconi, Milanello (Varese), 23 gennaio 2015.


    Il guaio, per Berlusconi è che bisogna cambiare tutto l'organico Milan. 
    Il guaio è un altro:  Inzaghi ha certamente commesso degli errori, pagando uno scotto pesantissimo al noviziato sulla panchina rossonera, ma l'allenatore non può essere il capro espiatorio di due anni e mezzo di mercati sbagliati, di una strategia a parametro zero e delusioni senza fine, di una squadra costruita dalla società senza capo né coda, senza un gioco, senza qualità.
    Il guaio è un altro ancora: era dal 1941 che il Milan non iniziava l'anno senza vincere per quattro partite di fila.
    Il guaio di base è che per farla capire a Berlusconi bisogna dare i numeri. E forse non bastano manco quelli, se l'ex premier si presenta ogni settimana a MiIanello e dipinge una realtà che non esiste. Quella vera è questa: 12 punti nelle ultime 13 partite di campionato, 2 vittorie nelle ultime 13 partite, 3 sconfitte nelle ultime 4 partite, 25 gol incassati in 20 partite e femriamoci qui perchè lo srazio è senza fine.
    La sconfitta con la Lazio non è stata pesante solo in termini numerici. La Lazio è una squadra, il Milan no. Il Milan ha paura di sbagliare e sbaglia come ha sbagliato Montolivo, emblema di un gruppo senza leader e senza personalità. 
    Parolo e Mexes sono i due estremi di una partit ache ha esaltato il centrocampista della Lazio e svergognato il difensore del Milan, protagonista di un'azione invereconda da stangare con la massima severità (e complimenti a Mauri per non avere reagito al tentativo di strangolamento). Dopo avere segnato il gol del pareggio, Parolo è schizzato in porta per raccogliere il pallone e riportarlo subito al centro del campo. Dopo avere incassato il pareggio, il Milan si è liquefatto. Per 6 volte la squadra di Inzaghi è stata recuperata dagli avversari nelle 12 occasioni in cui era andata in vantaggio. Vorrà dire qualcosa o no, presidente Berlusconi che non cambierebbe il suo organico con nessun altro?
    E vogliamo parlare dei 7 giocatori espulsi, record assoluto negativo del campionato in corso?
    Ma quanto ci vuole a riconoscere gli errori commessi sul mercato?  Ma Berlusconi e Galliani pensano che i tifosi non abbiano occhi per vedere e memoria per ricordare i proclami estivi, il terzo posto sicuramente alla portata di mano, Torres inseguito dal Milan per anni, eccetera eccetera?
    E complimenti anche per essersi presentati dieci giorni fa a Milanello con Sacchi che, naturalmente non c'entra nulla, ma del quale non si capisce quale sia il 'nuovo' ruolo in società, alimentando confusione e indebolendo la posizione di Inzaghi.
    Lo stesso Sacchi che ieri sera, su Mediaset, ha dichiarato: "Non ho l'energia e la forza per riempire gli altri. Se sei svuotato, non puoi riempire gli altri. Sono convinto che Inzaghi debba superare questo momento, capita a tutti. Secondo me il Milan deve lavorare moltissimo sulla fase di non possesso, sono posizionati male in campo, non sanno cosa devono fare. E' l'aspetto più preoccupante'.   
    Chissà se queste cose, Sacchi le ha dette anche a Berlusconi. Sarebbe il caso.

    Xavier Jacobelli
    Direttore Editoriale www.calciomercato.com

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