Come volevasi dimostrare, il Giudice Sportivo ha respinto il ricorso della Fiorentina che chiedeva di usare la prova tv per annullare l'ingiusta squalifica di Cuadrado. Lo stesso la Corte Federale oggi pomeriggio. Non poteva essere altrimenti: con questi chiari di luna, attendersi un ribaltone sarebbe stato come credere che Nicchi e Braschi si fossero dimessi. 

Ci voleva un atto di coraggio, per sbugiardare Calvarese, ma, come dice il Manzoni, il, coraggio se uno non ce l'ha non se lo può dare.

Basta leggere queste righe per capirlo: la richiesta della Fiorentina "non può essere accolto in quanto, in tal modo, il Giudice non solo si sostituirebbe al Legislatore, ma travalicherebbe anche i limiti della fondamentale insindacabilità dei provvedimenti tecnici adottati dall’Arbitro sul terreno di giuoco, dando per scontata, nell’ipotesi in esame, l’assegnazione di un calcio di rigore, con una valutazione di competenza esclusiva del Direttore di gara".

Capito? Guai a toccare l'insindacabilità dell'arbitro, anche quando commette un errore da proiettare una, dieci, cento volte ai raduni di Coverciano dove, invece, Braschi e Nicchi radunano i loro sodali per ripetere che tutto va bene, tutto è fantastico, siamo i migliori, bla bla bla.

Calvarese si dichiara dispiaciuto. Scrive stamane la Gazzetta dello Sport: "In campo ero sicuro di aver visto bene. E' stata una mia decisione, ma non avevo fatto i conti con la velocità di Inler. E' stato rapido a togliere la gamba ed ero convinto non avesse toccato Cuadrado. Mi spiace. Ho sbagliato. ma questo fa parte del nostro mestiere. Ecco perché mi hanno fatto piacere le parole di Braschi".  

Nessuna scusa: né alla Fiorentina né a Cuadrado né ai tifosi della Fiorentina. Per giunta, pure l'assoluzione di Braschi, quello che, dopo Fiorentina-Cagliari, incrociando Montella gli disse: "E' meglio se stendiamo un velo pietoso sul tuo comportamento". Eh?

Riferisce ancora la Gazzetta dello Sport:  "Calvarese ha fatto un'ottima gara, da grande arbitro. Ha sbagliato una valutazione, ma io devo vedere l'intera direzione. E ho visto personalità e un modo di stare in campo davvero eccellente. Fiorentina-Napoli è stata una partita difficilissima, densa di episodi complicati. Calvarese era sempre sul pezzo e senza aiuto dai collaboratori. L'ho rincuorato perchè ha dimostrato di poter fare importanti. E le farà".

Braschi ha visto un'altra partita. Capite perchè questo Sistema non cambierà mai sino a quando ascolteremo parole come queste, che non stanno né in cielo né in terra? Sino a quando  un designatore arbitale non ammetterà mai i disastri dei sottoposti? Capite perchè Pizarro ha ragione a protestare e meno male che non l'hanno squalificato per il gesto delle manette: ci mancava pure questa. Ma non è finita.

Siccome Braschi tutto vede e a tutto provvede, per Milan-Fiorentina ha designato Paolo Silvio Mazzoleni. Cioè l'arbitro che, nel maggio scorso, diresse Fiorentina-Roma 0-1. Mazzoleni negò un rigore netto ai viola per fallo di mano di De Rossi. Ljajic protestò e venne squalificato per due giornate. Quella sconfitta concorse in maniera determinante ad escludere i viola dal preliminare di Champions League, visto come le cose andarono a finire nel duello per il terzo posto con il Milan. Dopo ciò che ha combinato Calvarese in occasione di Fiorentina-Napoli, ora Braschi spedisce proprio Mazzoleni a dirigere una partita delicatissima quale sarà quella di domani sera a San Siro, considerati i precedenti.

Grazie a Dio, questo è l'ultimo anno da designatore dell'ex arbitro, sospeso dall'Aia nel 2003  per 18 mesi avendo sottoscritto un contratto in qualità di dirigente con il Siena, senza aver ricevuto nessuna autorizzazione. Ma di cosa stiamo parlando?

Xavier Jacobelli

Direttore Editoriale www.calciomercato.com