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  • Jacobelli: Milan, vincono Allegri, i tifosi, Galliani e Balotelli. Perdono Silvio, Barbara Berlusconi (e la Roma)

    Jacobelli: Milan, vincono Allegri, i tifosi, Galliani e Balotelli. Perdono Silvio, Barbara Berlusconi (e la Roma)

    Allegri resta al Milan. Adesso che è ufficiale, adesso che il buon senso e la logica hanno prevalso, adesso che il Milan ha preso la decisione più saggia, conviene capire chi abbia vinto e chi abbia perso in questo tormentone che poteva essere tranquillamente evitato. Ma, si sa, in Via Turati, legittimamente è sempre Berlusconi ad avere l'ultima parola. Stavolta gli è toccata la penultima.  

    Hanno vinto: l'allenatore in carica, i tifosi, Galliani scudo umano di Allegri dall'inizio della stagione, Balotelli e tutta la squadra schierata compatta in difesa del tecnico.

    Ha perso Silvio Berlusconi. Voleva far fuori il signore livornese, nonostante in tre anni gli avesse portato uno scudetto, un secondo, un terzo posto e una Supercoppa di Lega, per prendere Seedorf. Anche se l'olandese non ha il patentino da primo allenatore in serie A; anche se è tuttora un giocatore del Botafogo e ha un altro anno di contratto con i brasiliani, anche se non ha mai guidato una squadra dalla panchina. La prospettiva di mandare allo sbaraglio Seedorf nel turno preliminare di Champions, con il rischio di uscire e perdere subito 30 milioni secchi ha terrorizzato Galliani a tal punto da trasmettere il timore stesso al Numero Uno che ha fatto di necessità virtù ed è tornato sui suoi passi con un aotto di ragionevolezza.

    Ha perso Barbara Berlusconi, futura presidente del Milan. Galeotto il caso Allegri, puntava a ridisegnare i rapporti di forza in Via Turati, scalzando Galliani e prendendone il posto, riportandon insocietà Paolo Maldini. La Delfina dovrà aspettare ancora un po'.

    Ha perso la Roma: era convinta di avere Allegri, ora deve trovare subito una soluzione. Blanc o Garcia o un altro, ma alla svelta. E' l'ennesima caporetto di Baldini e Sabatini, anche se ai tifosi del Milan questo interessa poco.

    Leggete la dichiarazione ufficiale dell'ex premier, riportata dal sito rossonero a mezzanotte, dopo la cena di Arcore e capirete molte cose.

    Berlusconi dixit: "Abbiamo gioito insieme davanti a Milan Channel per la vittoria della squadra Primavera che è approdata alle semifinali scudetto. Sono felice per l'andamento del settore giovanile rossonero che vede nelle finali anche le squadre Allievi e Giovanissimi Nazionali. Con Galliani e Allegri abbiamo avuto una franca e cordiale discussione in cui si è rivisitata e analizzata la stagione passata e c'è stato un chiarimento su alcune cose. Si è trovato un accordo su diritti e doveri della Società verso l'allenatore e dell'allenatore verso la Società. Inoltre, si è parlato anche del tipo di gioco che il Milan dovrà praticare e sulla rosa della prossima squadra. Sono state anche tracciate le linee guida del prossimo mercato. Il rapporto con l'allenatore, che non si è mai interrotto, continua con fiducia e in assoluta e reciproca stima". Amen.

    Traduzione, saltando a piè pari il capitolo dedicato al settore giovanile: con Galliani e Allegri ce le siamo dette a muso duro. Ad Allegri ho chiesto conto dell'eliminazione dalla Champions per mano del Barcellona che, secondo me, si poteva evitare se al Camp Nou avessimo giocato con maggior coraggio. Gli ho anche domandato come mai, nell'ultima parte della stagione, El Shaarawy sia finito troppo spesso in panchina e se sia vero che Allegri medesimo si fosse già accordato con la Roma: l'interessato me l'ha escluso. Sul mercato prenderemo un vice Pazzini e un grande difensore. Saponara sarà il rinforzo di qualità per il centrocampo. Si va avanti lungo la linea della valorizzazione dei giovani.

    Considerazioni di calciomercato.com:

    1) c'era bisogno di fare tutto questo cinema per confermare Allegri, peraltro sotto contratto sino al 30 giugno 2014?

    2) Berlusconi ha fatto di necessità virtù e, conoscendolo, per ora mastica amaro pur atteggiandosi prono al superiore interesse rossonero.  

    3) Se in agosto il Milan parte male, Allegri salta subito. E stavolta non lo salvano nemmeno Galliani, i tifosi e manco il Padreterno che, notoriamente, come raccontava una barzelletta del Cavaliere, nella galassia berlusconiana al massimo potrebbe fare il vicepresidente. 

     

    Xavier Jacobelli

    Direttore Editoriale www.calciomercato.com

     

     

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