Joao Virginia, Donnarumma dell'Arsenal
Talenti ormai noti al grande pubblico, come il trequartista dell'Ajax Klaassen (obiettivo di mercato del Napoli) o il "10" dell'Anderlecht Dennis Praet, accostato a più riprese alla Juventus, passando per l'ex Udinese Jaadi e gli astri nascenti Nouri dell'Ajax e Leya-Iseka ancora dell'Anderlecht. Tutti talenti esplosi nella Future Cup, prestigioso torneo internazionale Under 16 organizzato ogni primavera dai Lancieri e disputato nel proprio centro sportivo delle giovanili.
IL PARARIGORI - L'edizione 2016 si è conclusa ieri con la vittoria dell'Arsenal ai calci di rigore sull'Anderlecht dopo aver eliminato con le stesse modalità il Barcellona nel turno precedente. E per una volta il grande mattatore non è un attaccante e nemmeno un centrocampista offensivo, ma un portiere, precisamente il portoghese classe 1999 Joao Viriginia (nella foto di uncova.com). Praticamente coetaneo del milanista Donnarumma, l'ex prodotto del vivaio del Benfica, ha regalato la coppa ai Gunners parando due rigori ai blaugrana, tre in finale e mostrando un repertorio di parate da predestinato nel corso del torneo.
CECH NEL MIRINO - Arsene Wenger ci ha visto lungo la scorsa estate, quando gli ha offerto quel contratto quadriennale che gli ha permesso di portarlo via dal Benfica e strapparlo soprattutto alla concorrenza del Manchester United, che lo aveva praticamente opzionato già nel 2014 facendogli sostenere un provino in compagnia di un altro talento portoghese. Joao Virginia è un portiere già dalla buonissima struttura fisica (è alto 190 cm e pesa circa 80 kg) ed è in possesso di una straordinaria reattività tra i pali, ma anche di una padronanza della situazione sia in uscita alta che bassa. Si allena già con la formazione Under 18 e ha presenziato in due occasione nella FA Cup riservata a questa categoria e spera presto di potersi allenare al fianco di un mostro sacro come Petr Cech. L'Arsenal ha trovato il suo Donnarumma? Presto per dirlo, ma a Joao Virginia i numeri non mancano.
IL PARARIGORI - L'edizione 2016 si è conclusa ieri con la vittoria dell'Arsenal ai calci di rigore sull'Anderlecht dopo aver eliminato con le stesse modalità il Barcellona nel turno precedente. E per una volta il grande mattatore non è un attaccante e nemmeno un centrocampista offensivo, ma un portiere, precisamente il portoghese classe 1999 Joao Viriginia (nella foto di uncova.com). Praticamente coetaneo del milanista Donnarumma, l'ex prodotto del vivaio del Benfica, ha regalato la coppa ai Gunners parando due rigori ai blaugrana, tre in finale e mostrando un repertorio di parate da predestinato nel corso del torneo.
Arsenal's u17 Joao Virginia saving 3 penalty's as they beat Anderlecht to win the Future Cup. pic.twitter.com/X6UPzZcsaL
— Monkey D. Jiggy (@Jackel_Ramzilla) 28 marzo 2016
CECH NEL MIRINO - Arsene Wenger ci ha visto lungo la scorsa estate, quando gli ha offerto quel contratto quadriennale che gli ha permesso di portarlo via dal Benfica e strapparlo soprattutto alla concorrenza del Manchester United, che lo aveva praticamente opzionato già nel 2014 facendogli sostenere un provino in compagnia di un altro talento portoghese. Joao Virginia è un portiere già dalla buonissima struttura fisica (è alto 190 cm e pesa circa 80 kg) ed è in possesso di una straordinaria reattività tra i pali, ma anche di una padronanza della situazione sia in uscita alta che bassa. Si allena già con la formazione Under 18 e ha presenziato in due occasione nella FA Cup riservata a questa categoria e spera presto di potersi allenare al fianco di un mostro sacro come Petr Cech. L'Arsenal ha trovato il suo Donnarumma? Presto per dirlo, ma a Joao Virginia i numeri non mancano.
