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  • Jovetic e gli infortuni: tutta la verità

    Jovetic e gli infortuni: tutta la verità

    • Luca Cellini

    Continua a far discutere l'accusa rivolta sabato scorso da Vincenzo Montella allo staff sanitario viola sulla gestione - a suo dire ingenua e inesperta - del caso Jovetic. Per chi conosce da anni il tecnico, il suo 'j'accuse' non è arrivato a sorpresa: Montella è tutto fuorchè un ipocrita, e dunque quando ha dovuto parlare di un argomento che gli sta a cuore, come la situazione medica del suo giocatore più forte, non ha fatto un dribbling ma ha tirato un fendente preciso all'incrocio. Dopodiché ha mitigato le sue parole in un 'abbiamo', che non è servito a togliere dalla graticola delle critiche tutta la scala gerarchica dei medici della Fiorentina. Quella di Jovetic e della sequenza di infortuni avuti alla Fiorentina è una storia di poca chiarezza, tanti sussurri, diagnosi sbagliate, scarsa fiducia e alla fine recuperi allungati. Di sicuro c'è che ogni qualvolta il montenegrino si è fatto male, a fronte dei tempi di recupero annunciati dal club poi si è sempre arrivati a fastidiosi 'extra time' che hanno innervosito tutti: il giocatore stesso, i compagni, gli allenatori e i tifosi.

    La verità che tutti sanno, ma che nessuno osa dire ad alta voce, è che l'ex capitano del Partizan Belgrado non si fida dei medici della Fiorentina fin da quando, a detta dello stesso Jovetic, sbagliando la diagnosi dell'infortunio all'alluce che nella sua seconda stagione venne colpito duro dal difensore Biava, ne comportò lo stop per quasi due mesi, cui seguirono le parole dell'allora tecnico viola Cesare Prandelli - non un supporter da bar -, che accusò il numero 8 viola di avere 'una soglia del dolore troppo bassa'. Poi tutta una serie di acciacchi e di stati febbrili, a detta ancora di Jo-Jo, non curati a dovere, lo portarono, ogni qualvolta si presentasse un problema fisico, a consultare non i medici della Fiorentina (fra l'altro tutti cardiologi, senza alcun esperto specifico di ortopedia) ma il professore Ulrich Boenish, che nell'estate del 2010 lo ha operato ad Ausburg in seguito alla rottura del menisco anteriore del ginocchio destro. Questa mancanza di fiducia di Jovetic verso il club gigliato è una faccenda che successivamente verrà coperta con imbarazzo dai dirigenti della Fiorentina, che davanti ai continui viaggi del giocatore in Germania risponderanno spesso con frasi di circostanza. 

    Il fatto che Firenze sia una città 'piccola' ha poi aumentato a dismisura le voci sulla vita privata del classe '89 di Podgorica, accusato, ogni volta che i tempi di recupero di un infortunio si prolungavano, di avere una condotta 'dissoluta'. Soprattutto la gestione mediatica della situazione è forse l'aspetto peggiore, visto che da oltre tre anni i giornalisti non possono fare domande al medico sociale gigliato, il dottor Paolo Manetti: la società ha deciso che le uniche informazioni sullo stato di salute dei propri tesserati debbono essere comunicate con un video dello stesso Mannetti, postato sul web. Manca dunque un contraddittorio, e poi si tratta di 'spot' inutili, nebulosi e realizzati in momenti troppo lontani rispetto al giorno in cui è in programma una gara ufficiale. Ma se gli ultimi due allenatori della Fiorentina, Mihajlovic e Delio Rossi, avevano accettato questo andazzo, Vincenzo Montella, che di gestione di infortuni gravi ne sa qualcosa (sulla sua pelle), ha deciso due mosse importanti.

    Da segnalare infatti il ritorno come capo massaggiatore (anche in trasferta) di Maurizio Fagorzi, conosciuto durante la sua carriera da calciatore ai tempi di Genova, e l'inserimento nello staff medico di un suo uomo, il dottor Pengue, collaboratore fin da quando Montella era nel settore giovanile giallorosso. La 'stoccata' di sabato scorso contro i sanitari gigliati sembra dunque, analizzata da fuori, un segnale preciso del tecnico ai vertici societari: c'è da cambiare registro sulla cura dei giocatori, e soprattutto basta a chi sparge cattiverie su Jovetic e sulla sua soglia del dolore. Un bell'assist ai dubbi del montenegrino; Jovetic ha ringraziato già sabato pomeriggio Montella per le parole espresse in sua difesa. Montella del resto vuole far elevare la Fiorentina a club di prima fascia, e allora la chiarezza ed il lavoro di equipe devono essere la base per diventare non solo una squadra vincente, ma una società da prendere ad esempio, in tutti i sensi.

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