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  • Jovetic ko:| Fiorentina in ansia

    Jovetic ko:| Fiorentina in ansia

    C'è chi si allontana dalla zona retrocessione e chi, ormai, sta precipitando senza paracadute verso la B. Fiorentina-Cesena 2-0: un risultato che cambia classifica e prospettive per due squadre comunque malaticce. In campo più paura che spettacolo. Era prevedibile. La formazione viola prende colore dopo un primo tempo inguardabile, come testimoniano i gesti di sconforto del patron Andrea Della Valle. Perché questa Fiorentina così anonima? Per almeno tre motivi: l'infortunio di Jovetic dopo una manciata di minuti; la fallimentare prova del giovane Salifu in cabina di regia; l'inconsistenza di Amauri, generoso e poco altro. Con questo triste scenario Montolivo e compagni non vanno oltre una supremazia territoriale priva di qualsiasi sostanza negli ultimi venti metri.

    Trasformazione La Fiorentina cambia volto nella ripresa. Anche in questo caso ci sono tre buone spiegazioni: entra Vargas al posto di Salifu; la squadra abbandona il prudente 3-5-2 per passare a un più aggressivo 3-4-3; la «fortuna» si schiera dalla parte dei viola. Così, al 16', Montolivo conclude una travolgente discesa allargando per Pasqual che mette subito al centro. Moras, nel tentativo di anticipare Amauri, corregge di testa in rete lasciando immobile Antonioli. Rotto il ghiaccio per la Fiorentina diventa tutto facile. Anche perché Montolivo sembra finalmente tornato quello dei tempi d'oro e Vargas a sinistra travolge tutto quello che gli si presenta davanti. In questo «film» tutto nuovo arriva anche la seconda rete: Natali di testa libera in area Nastasic che controlla e batte Antonioli. E' il primo gol in A di questo gioiellino serbo classe '93. Nessuno ha un ragazzo così giovane tra i titolari.

    La Fiorentina chiude così un ciclo nero rimettendo a posto la classifica. Il peggio sembra essere alle spalle anche se restano due ombre: l'infortunio muscolare a Jo-Jo e la conflittualità alcuni tifosi e la famiglia Della Valle. Ieri manifestata dalla curva Fiesole con uno striscione e un coro. E il Cesena? Incomprensibile la trovata di Beretta di rinunciare a Mutu. «Per scelta tecnica», ha ribadito ieri la società. Anche al 50% sarebbe stato utile. Senza il rumeno il Cesena è apparso inesistente in fase offensiva. Il primo tiro in porta è arrivato all'8' del secondo tempo con Santana e dopo l'autorete la formazione bianconera si è sgonfiata come un palloncino bucato. A conferma di una rassegnazione che sembra aver fatto breccia nella testa dei giocatori.

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