Rituffarsi in clima campionato può sembrare una frase fatta, ma nel caso della Juventus, partita da Riyadh e sbarcata all’aeroporto di Brindisi nella notte, soprattutto la parola “clima” ha un significato molto concreto. Con il rientro in Italia e l’arrivo in Puglia i bianconeri  infatti hanno ritrovato l’inverno: pioggia, vento forte e temperatura intorno ai cinque gradi centigradi.

Quasi un messaggio lanciato alla squadra: se in Arabia si poteva godere di un bel tepore e “passeggiare” contro l’Al Hilal, domenica a Lecce sarà tutta un’altra musica. Non che Conte non ne sia consapevole. E infatti il tecnico ha iniziato a lavorare in vista del debutto in campionato nel nuovo anno. La mattina è trascorsa all’insegna del riposo, visto l’arrivo nell’hotel squadra alle 3.30 di notte, ma il pomeriggio, nonostante il tempaccio, è stato dedicato al lavoro sul campo. Su quello dello stadio “Giuseppe Capozza” di Casarano, per la precisione, dove gioca abitualmente la squadra della città, impegnata nel campionato di serie D, girone H.

Sul terreno reso pesante dalla pioggia la squadra ha affrontato prima il riscaldamento a base di esercizi atletici e scambi a coppie su diverse distanze, quindi è iniziata la parte tattica della seduta, con due squadre da undici uomini ciascuna, una opposta all’altra, per provare entrambe le fasi.

Dopo circa un’ora di lavoro a porte chiuse, Conte ha permesso al pubblico, accorso in massa allo stadio, di accedere agli spalti e di seguire le ultime fasi dell’allenamento. Già quando erano fuori dai cancelli dell’impianto, i tifosi si erano fatti sentire con cori a ripetizione e, una volta entrati, hanno trasformato la seduta in una vera e propria festa, accompagnando la partitella finale dei bianconeri con straordinario entusiasmo. E d’improvviso il clima è parso a tutti molto meno rigido.