È passata ormai una settimana da quel lunghissimo 31 agosto. Axel Witsel e Beppe Marotta sono rimasti chiusi negli uffici di corso Galileo Ferraris, in attesa che da San Pietroburgo potesse arrivare quel sì per completare il trasferimento del belga dallo Zenit alla Juve. Come sia andata a finire è già storia, ma questo matrimonio in ogni caso si farà. Lo ha lasciato intendere lo stesso Witsel con quel tweet carico di amarezza ma anche di determinazione pubblicato il giorno dopo quel folle 31 agosto: “Più lunga è l'attesa, maggiore sarà la ricompensa. La vita va avanti...”. Lo ha confermato proprio ieri anche Beppe Marotta, quando ai microfoni di Jtv ha ammesso come questo affare sia “solo rinviato”. Ma a quando?

SI TENTA PER GENNAIO – Nella peggiore delle ipotesi, o la migliore secondo un punto di vista prettamente legato al bilancio, Witsel arriverà alla corte di Allegri il prossimo giugno. Allungando in tal caso la lunga lista di colpi a parametro zero messi a segno nell'era Marotta-Paratici e rappresentando il primo passo concreto verso una nuova campagna acquisti di livello. Ma ben più di un tentativo verrà effettuato per fare in modo che Witsel possa arrivare alla Juve già a gennaio, completando quindi con quattro mesi di ritardo il centrocampo bianconero secondo i piani imbastiti in estate. Da superare la frattura tra le due società venuta fuori dopo il cambio di rotta dello Zenit, ancor più di un'intesa economica che a sei mesi dalla scadenza naturale del contratto difficilmente vedrà la Juve andare oltre un'offerta da una manciata di milioni, non più di 5. Una situazione delicata e non semplice, ma che smaltita la rabbia furiosa dei vertici bianconeri ha già visto mettersi in moto la macchina diplomatica per ricucire lo strappo: un passaggio di Witsel dallo Zenit alla Juve potrebbe trasformarsi nella più classica delle pietre da mettere sul passato. E la ferita a quel punto smetterebbe di bruciare.

@NicolaBalice​