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  • Juve:|Alex, primo giorno da ex

    Juve:|Alex, primo giorno da ex

     

    Alex scrive. E Alex si allena. E soprattutto, da oggi, Alex non è più un dipendente della Juventus. Primo giorno da ex, dunque.
     
    Se qualcuno l’aveva dimenticato, colto dalla febbre di Euro 2012, provvede lo stesso giocatore a ricordarlo, piazzando nella home del suo sito una lettera di saluto. Da dove scriva non si sa; o meglio: è in vacanza in America, in giro con famiglia da quelle parti. E nel mentre si allena, da tre settimane, per essere pronto per qualsiasi chiamata ora che è libero, anzi è sul mercato. Tutte le ipotesi sul suo futuro sono lecite: tutte meno una come lui stesso ha dichiarato: l’Italia. Nessuna paura per i tifosi bianconeri di trovarselo rivale con indosso una maglia più o meno antipatica. Da qui in poi, per Del Piero, sono tutte belle le maglie del resto del mondo. E, da quanto consta, gliene sono state offerte parecchie, così tante da farsi un guardaroba nuovo. Qualche ipotesi però si può anche avanzare. Leggermente in polemica con la Juve che lo ha giubilato alla soglia dei 38 anni, Alex si sente arruolabile a tutti gli effetti e quindi non pensa di dover finire in un pensionato lussuoso o a fare la foca ammaestrata per qualche riccone. Lui vuole la lotta vera; pur condita da una vita bella. Ma soprattutto la prima. E’ arrivata una chiamata da Trezeguet, che dispensa le sue giocate al River Plate e al quale “gusterebbe” riformare una delle coppie meglio assortite della storia recente del calcio. E poi il suo nome è stato spostato, in Sud America, fino in Brasile al Flamengo, e poi in Cina con Lippi o in Dubai al posto di Cannavaro. Restano salde le ipotesi in Usa, per squadre dai nomi da cartone animato, oppure in Inghilterra nel più bel campionato del mondo e dove Londra ha ben due iscritte alla prossima Champions. Al momento però, come comunica Stefano Del Piero, il fratello manager, non è in programma alcun annuncio. Al momento.
     
    Torniamo alla lettera di saluto, intitolata semplicemente «30 giugno 2012». Pare il titolo di una canzone ed in effetti le corde del cuore vengono tutte toccate. L’attacco è lapidario: «Finisce qui, il mio contratto con la Juventus scade oggi». Amore per i tifosi ma non si astiene dal dire - e come potrebbe essere diversamente? - che qualche amarezza nel recente passato c’è stata. Fischieranno le orecchie? Resta però la Juve, intesa come entità leggendaria, al di sopra di giocatori e ovviamente di dirigenti, ma patrimonio dei tifosi. Alex dà anche una mano agli ex dirigenti per ribadire una sua idea molto precisa legata alla sua maglia. Ci tiene a ricordare che lui solo ha indossato la «10» con tanto di nome scritto, in quanto la scelta fu introdotta nella stagione 95-96. Scrive: «Rimane quella maglia che ho amato e amerò sempre, che ho desiderato e rispettato, senza alcuna deroga, senza sconti. Sono felice che altri dopo di me possano indossarla, anche e soprattutto la “10” che da quando esistono i nomi sulle maglie bianconere, ha sempre portato il mio. Sono felice per chi la indosserà l’anno prossimo, sono felice che da qualche parte – in Italia e nel mondo – qualcuno sta sognando di indossarla». E il finale è battagliero: «Adesso comincia un’altra avventura. E io sono carico come 19 estati fa. Arrivederci, ragazzi. Grazie di tutto». Firmato, semplicemente, Alessandro. Arrivederci?

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