Calciomercato.com

  • Juve all'italiana: pronti altri tre colpi

    Juve all'italiana: pronti altri tre colpi

    • Fabrizio Romano

    Chiamateli Berardi e i suoi fratelli: Sensi, Mandragora, un’occhiata a Trotta e la Juventus del futuro sparpagliata in mezza Italia. Libera di crescere, tra talenti giovani, fatti in casa e con un trampolino di lancio bianconero se lo meriteranno, com’è stato per Zaza, Sturaro e tanti altri. Perché il piano della Juventus ormai è chiaro: provare a prendere (quasi) tutti i ragazzi più intriganti col bollino made in Italy, Marotta e Paratici hanno le idee chiare. E stanno continuando a muoversi in questa direzione specialmente in questo mercato di gennaio povero di idee per una prima squadra ritenuta perfetta così, specialmente se i campioni (Gundogan e Isco, i due su cui la Juve ha sondato il terreno) sono incedibili. 

    CHECCHIN NEL MIRINO - In queste ore, Marotta ha chiesto al Verona di iniziare a discutere per il baby centrocampista classe ’97 Luca Cecchin, lanciato da Mandorlini in piena crisi dell’Hellas durante questa stagione. Un ragazzo di qualità, Valenzana e Alessandria nel suo passato, il Verona a coccolarlo e valorizzarlo anche nel calcio che conta. Checchin ha caratteristiche interessanti, la Juve vuole metterci le mani ed è disposta a lasciarlo all’Hellas pur di avere un canale preferenziale dalla prossima stagione per prenotarlo in ottica futura. Se ne sta parlando, se ne parlerà. 

    ASSE COL SASSUOLO - In più, ancora asse col Sassuolo che regge solidissimo dopo l’affare Sensi. Il club del presidente Squinzi sta insistendo per prendere Vittorio Parigini – oggi in vetrina in Serie B – dal Torino proprietario del cartellino, proposte pronte per giugno anche a livello economico importante. Ad oggi, niente da fare. Proprio perché il Toro sa che alle spalle c’è la Juve, invaghita di Parigini da anni e sempre corteggiato. Marotta e Paratici insisteranno in chiave futura. E il Sassuolo vuole anche Mazzitelli, gioiello classe ’95 del Brescia di proprietà della Roma: fin qui è intoccabile, Sabatini non vuole perderlo. E la Juve osserva anche quel discorso, chiaramente dietro le quinte e senza necessità di andare a stringere subito. Ma con l’occhio lungo. Quello che fa la differenza nella Juve all’italiana. 

    Altre Notizie