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  • Juve alla ricerca di italiani: ma ci sono?

    Juve alla ricerca di italiani: ma ci sono?

    • Nicola Balice

    Sono tanti i fattori e gli elementi che rendono la Juve un'autentica fuoriserie rispetto all'intero movimento italiano. Tra quelli che da sempre han saputo fare la differenza, c'è uno spiccato senso d'appartenenza alla storia bianconera, un fattore intangibile trasmesso soprattutto da uno zoccolo duro italiano che ha sempre fatto da anello di congiunzione tra un ciclo vincente e l'altro. Una juventinità spesso coincisa con un'italianità che anno dopo anno diventa sempre più difficile da costruire e ricostruire. Non a caso forse, al netto dell'errore individuale proprio di Bonucci prima dell'infortunio, la Juve brutta e senz'anima che è crollata col Genoa è scesa in campo con appena due italiani dal primo minuto. Non a caso, dunque, il lavoro di Marotta e Paratici anche sul mercato è particolarmente votato alla ricerca di elementi che possano studiare alla scuola di Buffon, Bonucci, Barzagli, Chiellini e Marchisio. Un processo che in questi anni ha visto arrivare agli ordini di Allegri già qualche potenziale erede, Rugani su tutti ma anche Sturaro, Mandragora, perché no Kean, citando solo quelli passati da Vinovo e non soltanto in orbita bianconera. In attesa di raccogliere ulteriori frutti nelle prossime sessioni di mercato.

     

    IL PROBLEMA – La Juve ha quindi bisogno di rinforzarsi per compiere il definitivo salto di qualità e restare agganciati all'esclusiva prima classe dei top club europei. Rafforzando se possibile la sua anima italiana. Due assunti che non necessariamente vanno di pari passo. Perché al di là di investimenti più o meno onerosi da compiere, il vero interrogativo è legato al fatto se ci siano o meno elementi italiani già da Juve e in grado di migliorare il livello di una rosa come quella bianconera. Guardando ad esempio all'elenco dei convocati dell'Italia operaia che vedeva in Conte il vero uomo in più impegnata all'Europeo, bianconeri a parte, diventa difficile individuare giocatori capaci di poter rinforzare questa Juve. E il discorso non cambia o cambia poco anche badando agli esclusi eccellenti o alle novità del ciclo Ventura, al netto del passo indietro compiuto la scorsa estate da Berardi. Piuttosto la dirigenza bianconera sta cercando di scandagliare in lungo e in largo l'Italia che verrà, talenti giovani o giovanissimi che potenzialmente potranno diventare da Juve anche se oggi non lo sono ancora: la sfida di stasera con l'Atalanta rappresenta una vetrina eccellente, una delle tante almeno. Al di là dei reparti, il settore nazionale è quello che più di ogni altro avrà bisogno di forze fresche e all'altezza della maglia bianconera. Trovare gli uomini giusti oggi sembra quasi impossibile: per riuscirci serviranno pazienza e lungimiranza, investimenti e anche un po' di coraggio in più.  

    @NicolaBalice


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