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  • Juve, Marotta: 'La campagna acquisti è giusta'. Agnelli: 'Assolti su caso Pogba, gli scudetti non si vincono con il Var'

    Juve, Marotta: 'La campagna acquisti è giusta'. Agnelli: 'Assolti su caso Pogba, gli scudetti non si vincono con il Var'

    • Nicola Balice, inviato a Torino
    Si tiene oggi l'annuale Assemblea degli Azionisti della Juventus, una giornata importante come confronto e utile per affrontare i tanti temi che solitamente vengono sviscerati in questa occasione. Si comincia alle 10 con il discorso d'apertura di Andrea Agnelli, particolarmente atteso dopo le vicende processuali degli scorsi mesi.

    13.47 - AGNELLI - Diritti tv: "Da un lato c'è un aumento importante della distribuzione in parti uguali, dall'altra c'è una riflessione che vorrebbe un premio per quelle società che ambiscono a giocare a livello internazionale. Vedremo dalla proposta di legge portata in Parlamento c'è tempo fino a dicembre, siamo fiduciosi".

    Commento su Allegri: "Anno dopo anno si dice che non si può continuare a vincere, la realtà dice che per giocatori e allenatore diventa sempre più difficile, Allegri si è inserito in contesto problematico e merita elogio per il fatto di averci portato fin qua continuando a vincere. Ma è merito di Allegri, della squadra, anche di Marotta, Nedved, Paratici, Cherubini: è sempre più difficile".

    Longevità presidenza: "Io stanco? Ogni tre-sei mesi sono i media che parlano di mie dimissioni. Noi stiamo molto bene, l'ho dichiarato qualche mese fa. Al di là di quelle che sono opinioni che si sentono,questo è un gruppo dirigente che ha ancora tanta fame e tanta voglia di far bene. Ho anche aggiunto la presidenza dell'ECA e della Fondazione Piemonte per l'Oncologia".

    Fair Play Finanziario: "Si tratta di capire come possa essere normato questo strumento. Bisognerebbe spostare l'attenzione dal conto economico allo stato patrimoniale. Ma è estremamente complicato, anche dal punto di vista del controllo. Il ciclo prossimo inizia il 1 luglio 2018, tempo limitato. C'è volontà tra club e Uefa di trovare un punto di incontro, a cominciare dal cambio del nome che porta confusione".

    Nazionale: "Il tifo è per l'Italia, l'auspicio è che si vada ai Mondiali. Sbagliati gli isterismi legati ai risultati, ho trovato sbagliate le dimissioni di Abete per un gol subito da Godin all'85', così troverei sbagliate le dimissioni di Tavecchio in caso di mancata qualificazione. Nella veste di Commissario, Tavecchio ha ottenuto grandi risultati permettendo alla Lega Serie A di avere uno statuto snello e moderno. Ora ha un compito estremamente delicato perché si trova in un Consiglio dove mancano 4 voti. Ora facciamo tifo per l'Italia e giudichiamo l'operato di Tavecchio per quelli che sono i suoi compiti. Le finestre? Tema di lunga data, il grosso dell'impatto è a livello europeo ma si tratta di una tema FIFA. Avere un'interruzione come quella attuale non giova alla salute degli atleti, da qui al 2022 sappiamo che i calendari non verranno toccati. Dopo si potrà intervenire, valutazioni ovviamente da fare prima".

    Var: "Tutti auspicavamo di avere questro strumento. Sono state fatte due leggerezze:
    dare la facoltà alle federazioni di introdurlo su base volontaria, quando invece sarebbe stato necessario individuare mercati di non così grande rilevanza come Bundesliga e Serie A, non si fa sperimentazione sulle principali leghe. Poi serviva uno studio migliore del protocollo di intervento del Var. Al momento c'è confusione tra gli addetti ai lavori, magari sono concetti semplici ma vanno spiegati molto molto molto bene. Non andrebbero chieste spiegazioni ai dirigenti, ma agli arbitri. Le riunioni in Fifa e Uefa andrebbero fatte da giocatori, allenatori, arbitri. Nel complesso l'introduzione è molto positiva, ma ci sono da raddrizzare alcni protocolli e serve omogeneità. Al di là di episodi che fanno discutere, ma nel complesso molto favorevole al Var. Gli Scudetti non si vincono col Var, ma lavorando duramente giorno dopo giorno. Anche quest'anno abbiamo la possibilità di vincere il campionato, quando il ciclo finirà valuteremo quanto tempo servirà per eguagliarci".

    Buffon: "Gigi sa che quando vuole può venire nel mio ufficio e il suo futuro lo decide lui".

    Razzismo - "Contro il razzismo siamo tutti allineati. Anni fa la Juventus ha lanciato un'attività insieme all'Unesco, poi sono situazioni che magari passano in secondo pieno ma l'impegno è totale. Lo stadio è un posto dove certe minoranze possono esprimere opinioni non proriamente corrette, l'impegno deve essere da parte di tutti continuo e costante. Sicuramente Lotito non ha quel sentimento espresso".

    Riforma calciomercato: "Quando il 20-25% dei trasferimenti avviene a fine agosto, servirebbe intervenire perché poco hanno a che fare con la pianificazione. Ne stiamo parlando, anche in occasione dei sorteggi Champions, il tema va coordinato. Ridurre la finestra in un unico mercato non è dal mio punto di vista ciò che si vuole ottenere. L'esempio della Premier crea vantaggi e svantaggi competitivi. Si è deciso di parlarne al Consiglio in cui siedono Federazioni, Leghe, club e Uefa. Inizialmente almeno le 5 prinicipali leghe devono essere in equilibrio. Anche gli allenatori preferiscono avere una rosa definita a fine luglio, elimineremmo tanti mal di pancia del mese di agosto. La volontà però va tradotta in un'operazione in cui almeno le prime cinque leghe prendano una posizione unita: se siamo tutti uguali al 30 agosto, facciamolo al 30 luglio. E la leadership spetta all'Uefa, l'ECA gliela vorrà concedere"

    Fatturato: "Al 24 ottobre non siamo in grado di avere un'idea di quello che possa essere il nostro fatturato finale. A me preme di più il fatto di non poter assolutamente pianificare, potremmo cominciare a fare delle stime di quello che è il nostro fatturato. Dobbiamo continuare ad avere risultati finanziari che ci permettano di continuare a vincere, ovviamente continuando a vincere. Il gap con i top club? Siamo in una situazione in cui ancora non abbiamo capito cosa potremo fare, ma soprattutto dobbiamo pianificare il nostro percorso senza guardare le altre. Anni fa dicevo che volevamo diventare quinti nel Ranking e dentro la top ten per fatturato. Obiettivo realistico è la presenza continua ai quarti di Champions, che non vuol dire non puntare a vincerla, continuando a vincere in Italia. Quindi obiettivo è raggiungere i risultati facendo crescere il marchio all'estero".

    Distribuzione 20%: "Siparla di paganti nella nuova riforma. Si può leggere come si vuole. Quella distribuzione deriva dalla vendita di diritti audio-televisibi. Banalmente si potrebbe chiedere a chi ha un decoder che squadra tifa. Lui è un pagante, c'è molto spazio di interpretazione. Quel 20% deve garantire il mantenimento delle squadre a livello internazionale". 

    Flusso capitali cinesi: "Il flusso di capitali stranieri, quando guardiamo dalla Cina pensiamo a Inter e Milan. Quelli dell'Inter li conosco, avuto diversi confronti con Sunign, giudizio assolutamente positivo. Quelli del Milan non li conosco, esprimere un giudizio sarebbe sbagliato".

    MAROTTA - Nuovi talenti: "La nostra attività attraverso il lavoro di Fabio Paratici che coordina circa 40 osservatori, ha tra gli obiettivi quelli che sono i talenti emergenti. Oggi abbiamo dieci giocatori in serie A che stanno giocando con discreta continuità e hanno in media 20 anni, poi c'è l'estero e pure i campionati minori. In tutto sono 49 elementi in prestito, certo servirebbero le secondo squadre e ne abbiamo sempre parlato. Noi abbiamo compito di vincere, con i giovani non si vince ed è un dato di fatto. Noi abbiamo in rosa un talento come Bentancur e un giovane italiano come Bernardeschi. Sarebbe motivo d'orgoglio avere alcuni titolari proveninenti dal vivaio, a oggì c'è solo Marchisio"
    Buffon: "Non c'è esigenza di parlarne. Mi accodo a quanto detto dal presidente Agnelli".
    Campagna acquisti: "Non l'abbiamo sbagliata assolutamente. Abbiamo un punto in più dell'anno scorso, stiamo facendo il nostro. E' il Napoli che sta facendo qualcosa di straordinario. Noi abbiamo il miglior attacco, caso atipico per la nostra storia. Si dice che lo Scudetto lo vince la miglior difesa, dobbiamo migliorare. Ma siamo comunque in linea con l'andamento della scorsa stagione"


    MAZZIA - Credito Pogba: "Ceduto a una banca commericale. Sono normali operazioni di mercato, ci si è presentato un tsso molto alto e abbiamo deciso di anticipare il pagamaento delle somme. E' una banca di cui non si può fare il nome, ma è una banca commerciale di largo riscontro, non ci sono segreti se non quello della riservatezza dell'operazione".

    13.45 - Sta per cominciare la conferenza stampa di restituzione dell'Assemblea.

    12.47 - Approvato il bilancio quasi all'unanimità.

    12.25 - AGNELLI RISPONDE: "Juve totalmente assolta nel corso dell'indagine sulla cessione di Pogba". L'obiettivo è rivoluzionarie le competizioni: "Come ho detto prima, fino al 2024 tutto resta immutato. Servirà un grande dialogo tra tutte le componenti". Su Erika Poletti: "Abbiamo rispettato il desiderio della famiglia di una grande riservatezza. Abbiamo partecipato al dolore, ma questo è stato uno specifico desiderio della famiglia. Ribadisco la mia vicinanza alle persone ferite e alla famiglia di Erika. Bisogna però sempre rispettare le esigenze della famiglia". Premio per Buffon per i 10 scudetti? "Aspetterei, vediamo di premiarlo adeguatamente alla conclsione della sua carriera". Champions League: "L'allargamento a 4 italiane non è un rischio, anzi, era un normalità. Negli ultimi anni c'è stato un cambiamento per aver perso una posizione nel Ranking UEFA. La pianificazione  è sempre stata vista con un'Italia con quattro squadre". Prezzo magliette ufficiali: "Il listino è deciso da Adidas. Abbiamo deciso di incrementare il budget destinato alla brand protection e già si vedono effetti positivi". I dati sul nuovo logo: "I dati che abbiamo sono dal 1 luglio. Dal 1 luglio al 30 settembere abbiamo registrato un 35% in più rispetto allo stesso periodo della scorsa stagione". Con Tavecchio il dialogo è costante. Si è più volte detto favorevole alle modifiche necessarie, le resistenze sono da ricercare in altre componenti. Da questo punto di vista il presidente ha una forte intenzione di venire in contro ad alcune nostre richieste da diversi anni. Ora bisognerà essere efficaci nel dialogo con le altre componenti, anche in previsione di un Consiglio Federale che non si è ancora costituito, perché né la B né la A sono rappresentate al momento. E sono quelle che hanno bisogno di più riforme. Starà alla capacità dei consiglieri che verranno eletti, spero a breve, di essere efficaci". Sui procedimenti della Procura Sportiva: "Il 18 maggio scorso su invito della presidente Rosy bindi mi sono recato alla Commissione Antimafia. In quella sede ho avuto l'opportunità di descrivere la situazione che chi lavora nel calcio vive quotidianamente  ve ne leggo un estratto: "I tifoi sono un bene, come gli ultras. Possono però rappresentare un problema e le autorità ne soo consapevoli. Una società deve da un lato paralre con i tifosi, ultras compresi, ma anche con le autorità. Si tratta di una minoranza, in termini quantitativi, ma può avere ripercussioni. A partecipare al discorso sono tre: i club parlano con ultras e forze dell'ordine, le forze dell'ordine parlano con ultras e club, gli ultras parlano con club e forze dell'ordine. Queste mie affermazioni, messe averbal e a disposizione del pubblico da mesi, non sono state mai smentite. Rivendico ancora la totale bontà dell'operato della Juve e di tutti i suoi tesserati. Confido nella Giustizia e mi rammarico del comportamento avuto, anche in sede ufficiale dalla Procura Federale, su cui non è opportuno che mi esprima pubblicamente"

    12.20 - L'ad Mazzia spiega la cessione del credito di Pogba: "Abbiamo ceduto a una finanziaria il credito, ottenendo anche un ottimo tasso di sconto. Abbiamo anticipato l'incasso di 70 milioni di euro e abbiamo evitato il rischio di insolvenza". Su Sportfive: "Il contratto è quello sottoscritto all'inizio del nostro rapporto. Era colonna essenzaile del finanziamento dello stadio. Ha una durata di 12 anni, non è stato rinnovato, ma gli è stata data finalmente esecuzione con l'obiettivo che era quelo dall'inizio: e così è stato per l'Allianz Stadium".

    SCUOLA -  "Ottimi risultati, siamo estremamente contenti". Marotta sottolinea: "Abbiamo un dovere educativo e sociale. Nel calcio tanti partono e pochi arrivano. Nella mia esperienza decennale ho visto spesso grandi illusioni che portano poi tanti ragazzi a essere infelici, uomini che non hanno raggiunto nessun obiettivo. Portarli a raggiungere un diploma significa dargli la possiblità, se non possono essere vincenti nello sport, di esserlo nella vita".

    SPONSORSHIP - "Vengono stretti accordi soltanto dopo aver accertato la liceità dell'accordo stesso. E si tratta sempre di società che investono nel calcio professionistico da anni ad altissimi livelli".

    DIVIDENDI - "Si poteva fare una distribuzione, ma non è abitudine della società né l'obiettivo. Tra l'altro avremmo indebolito la nostra posizione".

    PIAZZA SAN CARLO - "Il comune ha orgnaizzato per suo conto un evento proprio e non ci ha mai fatto richiesta, così come non l'ha fatto per Berlino, di organizzarlo all'interno dello Stadium".


    ORE 12, PARLA MAROTTA - "Abbiamo la forza per regalarvi altri successi, l’obiettivo è quello di arrivare a vincere il settimo scudetto consecutivo, puntando anche alla Champions League come sempre. A Cardiff abbiamo perso, dobbiamo riconoscere i meriti del Real Madrid. Negli spogliatoi non è successo nulla, come già detto, e se fosse successo non ci sarebbe nulla di male a raccontarlo. Purtroppo il secondo tempo non è stato all'altezza del primo. La Primavera? È iniziato un campionato nuovo, in cui abbiamo avuto partenza negativo. Ma è iniziato anche un nuovo ciclo. L'esigenza è quella di avere una seconda squadra, come ha detto il presidente. Quest'anno la Primavera si compone di giocatori nati tra 1999 e il 2000. Dal Canto è andato a sostituire Fabio Grosso, abbbiamo composto una rosa molto giovane. Sulla squadra femminile, è stata strutturata su indicazione della Federazione e per accogliere una nuova sfida. Abbiamo allestito una squadra velocemente, collettivo che ha acquisito appeal dal punto di vista mediatico. Tevez? E' stato ceduto per 6 milioni che era il residuo a bilancio del suo valore, ed ha portato la prelazione su alcuni giovani tra cui Bentancur che è un classe '97 acquistato al costo di 9 milioni di euro. Non è un campione perché per diventarlo bisogna lavorare tanto, ma ha fatto vedere di avere grandissime qualità. Il Boca ha una percentuale del 50% sull'eventuale rivendita, ma non è detto che lui parta, può stare con noi per tanti anni. E in ogni caso possiamo riscattarlo totalmente in futuro". 

    10.05, PARLA AGNELLI - "L'ho detto l'anno scorso e vorrei ripeterlo quest'anno. Siamo estremamente orgogliosi: Legend. Mai nessuno nella storia del calcio ha vinto sei Scudetti di fila, e questo deve renderci estremamente orgogliosi. Questi risultati sono il frutto dell'impegno e della dedizione delle done e degli uomini della Juventus, da esempio per qualunque azienda. Un ringraziamento speciale va ai sei giocatori che hanno vinto i sei Scudetti consecutivi: capitan Buffon, Chiellini, Barzagli, Lichtsteiner, Marchisio Bonucci. Per cinque di loro la sfida continua. Ringrazio molto l'amministratore delegato Marotta, il vicepresidente Nedved, Fabio Paratici e Federico Cherubini. Un ringraziamento anche ad Allegri, che con la sua caparbietà ha portato avanti un lavoro che per altri sembrava terminato. Il successo più bello sarà il prossimo, cercheremo di vincere il settimo Scudetto consecutivo e di confermarci in Europa. Ma quest'anno c'è anche la sfida delle J-Woman, in bocca al lupo alle ragazze e a Rita Guarino". 

    FATTURATO RECORD - "Non c'è solo il campo, registriamo con orgoglio un fatturato da 411 milioni esclusi i trasferimenti, con utile storico di 42.6 milioni di euro. Il Training Center è praticamente ultimato, la scuola è funzionante, il concept store sarà attivo dal prossimo anno. Bello vedere come tante attività vengono portate avanti parallelamente all'attività sportiva. Portiamo avanti sul modello americano un sistema di orario flessibile, alta qualità della vita dei nostri dipendenti. Abbiamo compleato alcune operazioni importanti. Aver ottenuto l'intitolazione dello Stadium da un'azienda come l'Allianz ci permette di collocare la Juve dove qualche anno fa auspicavamo di collocarla, ovvero tra le grandi realtà. Ma è importante anche l'accordo con un'azienda giapponese come Cygames. È di questi giorni - quindi non sarà nel bilancio - l'accordo con Netflix e siamo i primi in tal senso. Poi a febbraio il nostro nuovo logo, che vedete ovunque e da parte mia è estremamente importante
    Il focus rimane, sarà sempre il calcio giocato. Ma sappiamo che per sviluppare la parte sportiva, è importante pensare a ciò che avviene fuori dal campo".

    IL MOVIMENTO - "Dobbiamo ancora vendere i diritti italiani audiovisivi e spero avvenga entro fine anno e questo porterà la nostra sfida con Infront e Lega, perché la situazione attuale dei brodcast italiani non lascia tutti fiduciosi. Dobbiamo rimanere in attesa per sapere l'esito di questo bando e come verranno ridistribuiti i ricavi. Fino al 22 dicembre questo potrebbe essere modificato. I dialoghi che ho avuto con il ministro Lotti sono stati postivi, perché se è vero che si deve alzare la parte da ridistribuire equamente, c'è ancora un 20% che nell'ottica del Ministro dovrebbe andare a chi compete a livello internazionale, perché da qui passa lo sviluppo del calcio italiano. Sviluppo che passa attravreso alcuni paragoni nell'industria in cui operiamo, che è da un lato semplice e dall'altro complessa. Quando guardiamo i ricavi sociali al livello dell principali 32 legehe europee dal 2010 al 2016 si è arrivati a 18.5 miliardi, con un incremendo di oltre 5. La volontà di avere maggiore redistribzione all'interno anche delle leghe è che 2.4 miliardi sono andati ai primi 12 club, che hanno avuto un incremento da 3.4 miliardi a 5.54 miliardi. La Juve nella classifica Deloitte era decima ed era in questo gruppo. 172 milioni nel 2010, 341 lo scorso anno di fatturato. Una crescita del 98% che deve far capire lo sforzo da parte di donne e uomini della Juve nel far crescere questa società. Ovviamente questi tassi di crescita sono difficili da sostenere nel medio lungo periodo. Ragioniamo nella nostra arena competitiva: l'anno scorso con 689 milioni primo c'era lo United. Se mantenessimo il tasso di crescita analogo a quello dal 2010 al 2016 raggiungeremmo 677 milioni, e questo ci posizionerebbe secondo nella classifica del 2016. Questo vuol dire che i nostri competitors corrono veloci e questo dobbiamo ricordarlo quando ci confrontiamo. Continua, tra l'alto, l'ossificazione, ossia chi vince continua a vincere, anno dopo anno. Questo ci deve mettere nella condizione di come dovrà essere li calcio professionistico a livello europeo nel futuro. Scindendo l'Italia e l'Europa dobbiamo sviluppare nei prossimi mesi tre anni di pianificazione e uno sguardo a luglio 2024, passando giocoforza nel contesto domestico. I grandi club che stanno vincendo continuano a vincere. Real, Barcellona, Bayern, Juve, ma anche nei medi campionati troviamo società che continuano a vincere anno su anno (Copenaghen, Legia Varsavia, Benfica, Porto). Prepariamo un piano a breve termine nei prossimi anni. La nostra principale arena rimane l'Italia, il primo obiettivo rimane vincere campionato e Coppa Italia. Qualcuno si divertirà a trovare aggettivi nuovi per i giocatori che possono vincere sette campionati consecutivi? Vedremo quando e se sarà il momento. Passi avanti del movimento, con estrema difficoltà dall'aprile di quest'anno è stato approvato un nuovo statuto della Lega di A. Ieri c'è stato incontro positivo a Milano si sono creati due gruppi di lavoro differenti, auspicio che da qui si possa cominciare a sviluppare prodotto calcio. Le sfide rimangono le stesse. È il prodotto calcio quello che ci permette la crescita economica, la sfida dei prossimi 3-6 anni non può essere che ammodernare impianti sportivi, gli stadi sono ormai fatiscenti. E poi la ridistribuzione del campionato di serie A: un conto è vendere per un ritorno economico, ma poi dobbiamo preoccuparci che venga distribuito. Perché se ci inseriscono in una serie di pacchetti che poi non ci porta di farci vedere all'estero, allora la distanza dalle altre federazioni non può che aumentare. Attenzione deve essere posta su due temi: riforma campionati, 20 squadre sono troppe ed è un tema affrontate anche da altri campionati. E le seconde squadre. La Uefa ha puntato il dito sul livello dei prestiti correnti, ha ragione perché può influire sulla competitività. Ma è anche vero che per ridurlo serve una seconda squadra dove far giocare i giovani che altrimenti non troverebbero sbocco. La Primavera è un buon campionato ma non produce calciatori pronti, basti pensare a Chievo e Torino che dopo il titolo di campione d'Italia non hanno portato nemmeno un giocatore a esordire in prima squadra l'anno successivo. Che almeno si parli di un campionato Under 21 come in Inghilterra.

    NAZIONALI E MERCATO - "Il contesto sarà determinante negli elementi di discussione che avremo con i presidenti di FIFA e UEFA. Con quello della FIFA dovremo parlare sia del calendario internazionale che delle finestre di trasferimento. Quando parlo con Allegri, con il direttore o con la gente dello sport, i tre blocchi a settembre, ottobre e novembre sono per le società un elemento che complica ulteriormente il lavoro. Per esempio sarebbe meglio dare alle Nazionali i giocatori per un mese. Con la UEFA il grosso del lavoro andrà svolto nei prossimi anni perché il nostro lavoro si intreccia con loro. Sia in commissioni che informalmente. I temi all'ordine del giorno sono diversi: revisione del Financial Fair Play, che ha avuto un grande successo nella prima fase, raggiungendo i suoi obiettivi, ma serve una seconda revisione; ci sarà soprattutto l'esigenza di capire quale sarà il futuro delle competizioni internazionali nel post 2024, passando per un principio di armonizzazione. Le singole leghe che operano nei singoli paesi sono quasi un ostacolo. Da parte mia la speranza non può che essere un tavolo di trattativa con tutti gli organi coinvolti per concordare e organizzare il post 2024. Ci aspettano 6 anni con Serie A, Champions LEague ed Europa League come le conosciamo. Il grosso problema che noi riscontriamo e che riscontrano tutti è perseguire l'obiettivo della stabilità finanziaria. Noi tutti però abbiamo un rischio sportivo cui non possiamo sottrarci, in quanto una parte importante dei fatturati delle singole squadre - e questo discorso vale per tutte le leghe -, da questo punto di vista chi accede alle competizioni internazionali ha un grande vantaggio interno. Questa sfilza di squadre continua quindi a dominare. Da parte dei Paesi medi c'è la volontà di crescere. L'auspicio nei prossimi anni non sarà più solo crescere, ma evolvere. Non si può evolvere se non c'è un dialogo tra tutte le componenti. In questo senso un'analisi deve essere fatta da tutti, per imepgnarsi in un percorso di evoluzione. La Juventus intende esercitare la propria leadership in questo settore, collaborando su tutti i tavoli, sia a livello nazionale che internazionale. Abbiamo l'incertezza della stabilità economica e finanziaria che spero si possa risolvere quanto prima, ma io voglio darvi l'assicurazione che la Juve vuole essere leadere anche in questo periodo".

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