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  • Juve-Barcellona, le pagelle di CM: Buffon leggendario, Chiellini totale. Luis Enrique nervoso e presuntuoso

    Juve-Barcellona, le pagelle di CM: Buffon leggendario, Chiellini totale. Luis Enrique nervoso e presuntuoso

    • Nicola Balice
    Serviva una partita perfetta, è arrivata. Non c'è stato solo un Barça assente, c'è stata soprattutto una super Juve: Dybala fenomeno vero, Chiellini e Buffon decisivi, Mandzukic un leone. E Allegri, l'ha disegnata per davvero questa prima partita perfetta. Ora ne servirà un'altra. MSN? Non pervenuta...
     

    Juventus-Barcellona 3-0

    JUVENTUS

    BUFFON 8: quello che effettua su Iniesta in avvio vale come e più di un gol, suona la carica a tutta la difesa ed evita potenziali cali di tensione. E la parata su Suarez è ancor più pesante.

    DANI ALVES 7: trascorre 28 minuti a calciare tutto quello che gli si presentava davanti o che riusciva ad andare a pescare fino all'altrà metà campo, caviglie di Neymar specialmente. Anche questi sono messaggi. Si fa sfuggire lui però Iniesta quando Buffon compie il miracolo. Il giallo lo disinnesca, giusto in ogni caso puntare su di lui e nella ripresa soprattutto si capisce il perché.

    BONUCCI 7: ci mette un po' a prendere le misure mentre la Juve intanto trova il vantaggio e poi il raddoppio, in ogni caso non si passa nemmeno dalle sue parti.

    CHIELLINI 8: con le dure o con le durissime, il fine giustifica sempre i mezzi se poi il Barcellona della MSN riesce a tornare a casa con la bocca asciutta. La rete invece la gonfia lui per poi battersi il petto come da copione.

    ALEX SANDRO 7.5: e pensare che non doveva giocare considerando la scalata di Asamoah nelle gerarchie di Allegri. Alla fine scende in campo titolare, affronta Messi senza concedergli un attimo di respiro e quando spinge fa male. Prestazione totale.

    PJANIC 6,5: le cose più importanti le fa in fase di non possesso, tenendo alto il livello di pressione anche quando il baricentro della Juve rimane sensibilmente a ridosso del limite dell'area. Il corner con cui pesca la testa di Chiellini è ormai repertorio che rende ogni calcio d'angolo una potenziale palla gol (89' BARZAGLI ng).

    KHEDIRA 7: non passa più partita in cui non si renda pericoloso in zona gol, il bello è che le situazioni in cui si fa notare di più sono anche quelle meno imortanti per l'equilibrio della squadra. Rallenta se si può, accelera se si deve.

    CUADRADO 7: il primo gioiello di Dybala nasce da una sua iniziativa, è la sua condizione che preoccupa Luis Enrique a tal punto da insistere su uno non da Barça come Mathieu. Pressa e spinge, spinge e pressa, senza soluzione di continuità (73' LEMINA 6: in panchina non c'è molto, entra nel momento peggiore).

    DYBALA 8.5: indemoniato. Anche in Champions finalmente decisivo in maniera devastante proprio durante il suo primo confronto diretto con l'idolo Messi. Niente paragoni, basta paragoni. Questa è però solo e soltanto la sua notte, aiutato da un Barça che lo tratta come se fosse un giocatore qualunque. La standing ovation dello Stadium è privilegio per pochi (81' RINCON ng).

    MANDZUKIC 7.5: per notti come questa ha accettato di fare l'esterno di centrocampo ancor più che l'attaccante laterale, regala a Dybala l'assiste del 2-0 e lotta senza paura con il piglio di chi vuole vincere e sa come si fa.

    HIGUAIN 6: nella notte di Dybala finisce per giocare un po' a nascondino nel primo tempo, la ripresa comincia con due grandi occasione (una clamorosa) e spreca per due volte la palla del 3-0. Lavora comunque tantissimo per la squadra. 

     

    All. ALLEGRI 8: la disegna come meglio non poteva, finché la Juve ne ha non c'è partita. Tra una settimana non basterà fare una prova di contenimento, servirà un'altra partita perfetta. La prima, intanto, l'ha già disputata.

     

    BARCELLONA

    TER STEGEN 5: tra gli anelli deboli di questo Barça c'è anche lui, sempre incerto anche in situazioni apparentemente non pericolose.

    SERGI ROBERTO 4.5: eroe della remuntada col Psg, asfaltato da Alex Sandro e Mandzukic.

    PIQUE 4.5: in difficoltà, a tratti in imbarazzo e frastornato anche lui dall'effetto Stadium nell'avvio di gara.

    UMTITI 5: meglio lui di Pique, almeno in termini di presenza anche fuori dall'area di rigore.

    MATHIEU 4.5: tra Jordi Alba e Andre Gomes è spuntato lui, finisce per farsi notare per una lunga serie di cross senza destinazione (46' ANDRE GOMES 4: evanescente, non cambia ritmo né regala equilibrio).

    RAKITIC 5: finisce per dover fare da cuscinetto tra Messi e Sergi Roberto provando a limitare i danni contro la fisicità impetuosa di Alex Sandro e Mandzukic.

    MASCHERANO 4.5: l'assenza di Busquets si è sentita parecchio. Molto male, come tutti i compagni: non va mai a proteggere il rimorchio.

    INIESTA 5.5: ha una classe immensa e si vede nelle piccole cose, nonostante la brillantezza non sia più quella di un tempo. Ha sul piede destro la palla che poteva cambiare subito le sorti della qualificazione, la spreca.

    MESSI 5.5: il trattamento che gli riserva Alex Sandro è di quelli che non ti permettono mai di ragionare, appare nervoso e svogliato. Quando la palla è tra i suoi piedi, però, i fischi dello Stadium sono tutti di paura.

    L. SUAREZ 4.5: tra Bonucci e Chiellini finisce stritolato e per almeno un tempo non si vede.

    NEYMAR 4.5: ci prova e ci riprova, uno contro tutti a volte, senza successo.

     

    All. LUIS ENRIQUE 4: non snaturarsi è giusto, concedere una libertà di dieci metri puntualmente agli uomini più pericolosi è però scelta sbagliata in ogni contesto. Cambiare tutto all'intervallo non ha cambiato niente. Arrivato nervoso e tacciato di presunzione in patria, torna a Barcellona ancor più nervoso e con un'altra sconfitta forse figlia della presunzione. Al Camp Nou, però, sarà sicuramente un'altra storia, dopo quella di Parigi rialzarsi da questa figuraccia sarà ancora più difficile.


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