Tanti auguri Bonucci! Simbolo della Juve e della lotta ai leoni da tastiera
VICENDE SPIACEVOLI FUORI DAL CAMPO - Questa stagione è stata incredibile per Bonny, che ha anche attraversato momenti extra-calcistici davvero difficili. Prima nel mirino degli haters è finita la malattia del figlio Matteo, insultato pesantemente. Successivamente è stato il turno dell'atro figlio, Lorenzo, tifoso del Torino e ammiratore di Belotti. L’ultimo caso in ordine di tempo risale a sabato scorso, in occasione della partita tra i granata e la Sampdoria, quando Bonucci si è recato all’Olimpico con Lorenzo. Il giocatore ha pubblicato un post su Instagram: “Noi siamo allo stadio, io a fare il tifo e babbo a studiare i suoi prossimi avversari #derbyincasabonucci”. Un esempio di sportività, una di quelle immagini che fanno da sempre bene al calcio, ancor più rilevante nel suo caso, da simbolo della rivale storica Juventus. Ma non tutti, purtroppo, la pensano allo stesso modo. La foto ha infatti nuovamente scatenato la furia immotivata degli haters che si sono fatti sentire sul web: “Questi calciatori sono solo attori”, “Non credo che il figlio di Totti sia Laziale, come hai fatto a non convincerlo?”, “A questa gente non importa della maglia, solo del conto corrente”, "Sei falso, tutta una messa in scena per far capire che sei sportivo, ma tu di sportivo non hai nemmeno le scarpe". Molti commenti sono stati poi eliminati.
BONUCCI PENSA SOLO AL CAMPO - La polemica non ha avuto la portata del caso-Gagliardini allo Stadium, ma in comune si ritrova il fatto che non si possa vivere in tranquillità nemmeno una partita di calcio, come un Paese civile dovrebbe consentire. Questa è solo una delle tante derive dei social, un mezzo che porta con sé tanti lati positivi, ma al contempo lascia troppa libertà a persone del tutto senza controllo, che vogliono far sentire la propria voce carica di odio per contare qualcosa in questo mondo, anche quando sarebbe meglio il semplice silenzio. Bonucci però continuerà a ignorare le critiche e le offese gratuite, pensando principalmente ai trofei da conquistare e ai complimenti che sta ricevendo da tutta Europa. Il difensore è consapevole del fatto che tutti lo vorrebbero in rosa, dalla Premier alla Liga, ma gli altri top club dovranno farsene una ragione, perché anche nei prossimi anni vivrà in campo, e non solo in casa, il derby della Mole, ovviamente con la maglia bianconera e con la squadra che tifa fin da bambino, cresciuto (guarda gli scherzi del destino) in una famiglia puramente interista.