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  • Juve, centrocampo super con Gundogan

    Juve, centrocampo super con Gundogan

    • Luca Borioni
    Viene quasi da pensare che per questa Juve un acquisto a centrocampo del calibro di Gundogan non sia più indispensabile. Ma poi ti rendi conto che questo sito si chiama calciomercato.com (anche se la rubrica è “Odio il mercato”) e decidi che non è il caso di esagerare. Con Gundogan sarà una super Juve.

    Perché - scherzi a parte - l’esagerata vittoria sul campo dell’Udinese (che aveva peraltro concesso lo stesso passivo all’Inter e con simili modalità) ha confermato il valore della squadra di Allegri come vera antagonista del Napoli evidenziando, tra altri pregi, l’accresciuta affidabilità del centrocampo.

    Si è sempre detto che, per completare l’organico, Marotta avrebbe dovuto inserire nel gruppo un centrale in più in alternativa alla strategica coppia formata da Marchisio e Khedira (la Juve di inizio anno, senza loro due, era un’altra squadra) per ovviare alle assenze e agli imprevisti sulla strada della seconda parte della stagione, nel cammino verso la corsa scudetto e la Champions.

    Uno come Gundogan, regista dinamico e tecnico, rappresenterebbe il colpo ideale. Per un salto di qualità netto e per il raggiungimento di una dimensione realmente europea.

    Con l’Udinese però questa urgenza non si è vista. Marchisio e Khedira hanno tenuto in mano il gioco, come da copione, e il tedesco ha anche fatto centro coronando i tanti inserimenti offensivi come da un po’ di tempo gli riesce di fare grazie a una ritrovata forma fisica d’eccellenza. Inoltre, Allegri ha nuovamente apprezzato le virtù dimenticate di Asamoah, mediano di movimento e di ottima tecnica, bersagliato però dagli infortuni al ginocchio. Se, come sembra, il peggio per il ghanese è davvero passato, si aprono nuove e importanti alternative a centrocampo per il gioco della Juve. 

    Tanto più che è rimasto a riposo Pogba: scelta tecnica di Allegri che ha visto in allenamento il francese leggermente svagato, poco concentrato, evidentemente condizionato dal bagno di glamour e celebrità vissuto a Zurigo nella serata del Pallone d’Oro.

    Insomma, la salute attuale del centrocampo bianconero è tale che il tecnico può di nuovo permettersi di gestire il talento di Pogba per quello che è: un tesoro in crescita, da dosare con cura e non spedire necessariamente nella bolgia delle partite, specie quando il programma si fa fitto d’appuntamenti. E ora ci sono le condizioni giuste anche per permettere ai vari Sturaro o Lemina (con Pereyra che ritorna ed Hernanes che offre segnali di affidabilità) di seguire il loro percorso di crescita senza affanni.

    Aspettando Gundogan: ovvero il salto di qualità definitivo.
     

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