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  • Chiellini, una settimana da Dio

    Chiellini, una settimana da Dio

    • Alessandro Di Gioia
    Quella di Giorgio Chiellini è stata una vera e propria settimana da Dio, per parafrasare un famoso film di Jim Carrey nel quale il protagonista diventa il Supremo per sette giorni: al difensore della Juventus è andata quasi meglio, nel senso che si è goduto solo i benefit di un periodo "sovrannaturale", senza patire le responsabilità che fecero capire a Carrey che un uomo non è adatto per fungere da divinità. Quanti calciatori possono infatti fregiarsi di una laurea con 100 lode e una rete al Barcellona nel corso di una settimana? Forse nessuno.

    DA 'BOLLITO' A MANGIA-SUAREZ - E' il periodo di forma di Chiellini, più che la rete in sè, sempre importante ma mai fondamentale per un difensore, a stupire tutti: c'era chi lo dava per finito, chi diceva che ormai a quasi 33 anni (un caso?!) era sul viale del tramonto. "Bollito", lo avevano etichettato: niente di più falso e il Chiello ha scelto il momento giusto per dimostrarlo, la partità più importante dell'anno, il quarto di finale contro il Barcellona di Messi e Suarez, come solo i veri guerrieri sanno fare, quelli che hanno affrontato mille battaglie e ormai capiscono quando c'è bisogno del loro aiuto. Già, proprio Suarez, che lo aveva colpito con un morso nell'ultima gara dei Mondiali del 2014, la tragica eliminazione patita dall'Italia con l'Uruguay in Brasile: ieri i due si sono abbracciati, il precedente è ormai lontano e dimenticato, ma poi Chiellini ha saputo neutralizzarlo in mezzo al campo, senza fargli quasi mai vedere palla. Si parla di uno dei nove più forti del mondo, che ieri sera, anche per merito del difensore azzurro, è stato impalpabile.

    110 E GOL, IL FUTURO E' CERTO - La rete ai blaugrana, festeggiata con la consueta esultanza da King Kong, è stata la ciliegina sulla torta: prima erano arrivate la vittoria e la laurea magistrale in Business Administration presso l'Università degli Studi di Torino, con 110 e lode e menzione di merito, con argomento la gestione finanziaria del Real Madrid, del Porto (affrontato negli ottavi di Champions) e dell'Athletic Bilbao. E il futuro? Bianconero, il contratto scade nel 2018 ma non ci saranno problemi nel chiudere la carriera a Torino, dove ormai il Chiello è di casa dal 2005, ormai . Per vivere altre settimane da Dio, magari già a partire dalla prossima: "Ci ho messo 10 anni per prendere la laurea, mentre la Juve non batteva il Barça da ancora più tempo. Per questo credo che sia stato più difficile centrare questo obiettivo". Chapeau, Giorgio.

    @AleDigio89

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