Torna a parlare alla vigilia di una gara di campionato dopo quasi tre mesi, Antonio Conte. Non accadeva da 17 gennaio, prima di Juventus-Sampdoria. In vista della sfida di lunedì contro l’Udinese, tuttavia, l’allenatore bianconero ha voluto tornare a parlare per rispondere, principalmente, all’offensiva della Roma, vittoriosa ieri sera contro l’Atalanta: "Sul fatto che lo Scudetto non fosse vinto, mi sembra in passato di averlo detto e ridetto. Sapevo che alla fine del campionato saremmo arrivati con un testa a testa con la Roma. È un campionato aperto e le scelte che ho fatto per arrivare fin adesso sono scelte secondo me giuste, scientifiche, per arrivare fino alla fine a giocarci le due competizioni".

Una piccola nota polemica Conte la riserva al calendario che, nell’unica settimana libera dalle coppe ha inserito gli stage della Nazionale: "Giocheremo domani sera, andremo poi a giocare sabato, calcolando che c'è l'intermezzo in cui sono stati convocati in Nazionale tanti giocatori alla fine non cambia nulla. E' un'annata sicuramente molto stressante da un punto di vista psico-fisico, però bisogna anche dire che è un momento anche esaltante per noi, perchè siamo in corsa sia in campionato che per l'Europa League".

Sulle scelte in vista dell’Udinese e sulla richiesta dei giocatori della Roma di fare la partita della vita al club friulano: "chi affronta la Juventus fa sempre la partita della vita. Sia che si tratti dell'ultima, della penultima, della seconda in classifica...contro la Juventus giocano tutti la partita della vita, quindi normale amministrazione per noi. Vidal ha questo ginocchio un po' dolente, verrà a Udine e poi valuteremo se schierarlo o meno. Di Osvaldo non posso che parlare bene perchè si applica molto in allenamento, si è messo a disposizione. È inevitabile che lui, rispetto agli altri, nel sistema di gioco, ha avuto minor tempo per capire determinate situazioni, anche dal punto di vista proprio fisico, nella preparazione".

La stoccata decisiva alla Roma, Conte l’ha riservata alle parole di Garcia che aveva definito la Roma sola contro tutti: "Ciò che ha detto Garcia... sono cose sue, io so cosa rappresenta la Juventus in Italia, non c'è bisogno che lo dica anche oggi, ogni volta. In Italia o si è juventini o si è contro. Quindi noi siamo sempre soli contro tutti. Magari per loro è un fatto sporadico pensarlo, per noi è un fatto sistematico. E' stato sempre così, sarà ancora così, finchè la Juventus vince sarà sempre sola contro tutti. Prima era diventata un po' più simpatica, chiaramente abbiamo ripreso le giuste posizioni e siamo orgogliosi di questo".

Sul proprio futuro e sul rinnovo contrattuale Conte non ha, infine voluto sbilanciarsi: "Il mio futuro penso che oggi sia irrilevante, che sia molto più importante concentrarci in questo mese e qualche giorno che manca alla fine del campionato per cercare di conseguire il massimo di quello che si può fare. Il resto, ripeto, è veramente irrilevante, non deve preoccupare me e nessuno".