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  • La Juve vuole Suarez, Vidal costa 50 mln

    La Juve vuole Suarez, Vidal costa 50 mln

    Giovane, carino, forte e, possibilmente, disoccupato (nel senso di pronto a trasferirsi a Torino). È l’identikit dell’attaccante che la Juventus sta cercando per tentare il tris in campionato e smettere di considerare solo un sogno la Champions. Stanno già lavorando per loro, in corso Galileo Ferraris, ma ora, con 11 punti e lo scudetto 29 (31) praticamente acquisito, potranno mettere il futuro in cima alle priorità. Senza dimenticare il passato, ricordato da John Elkann in una lettera agli azionisti Exor. «Mi ha fatto piacere vedere la Juventus vincere lo scudetto nel maggio 2012, arrivando a 30 vittorie sul campo. Cosa che rende la Juve la squadra che ha vinto di più in Italia, e di parecchio. Il nostro applauso va ad Andrea, ai vertici del club, allenatore e giocatori: hanno lavorato in modo splendido per costruire un’impareggiabile mentalità vincente, vera forza della società. La sfida resta trasformare le buone notizie del campo in migliori risultati finanziari». L’ultimo passaggio è il più rilevante per capire le strategie bianconere. La «linea politica» è quella dei padri, dettata da Umberto quasi vent’anni fa (1994): vincere con i conti in ordine. Per questo, come i tifosi bianconeri sanno, vennero sacrificati ogni anno pezzi da 90: da Baggio a Vieri, da Inzaghi a Zidane. Anche quest’anno la campagna acquisti deve rispettare il piano quinquennale intrapreso dalla nuova gestione con l’avvento di Andrea Agnelli nel 2010. Prima di spendere bisogna vendere. Però, almeno nelle intenzioni del club, i pezzi migliori non si toccano. A cominciare da Arturo Vidal (e degli altri gioielli della corona), intoccabile. A meno che (1) non si presenti qualcuno con un’offerta fuori mercato (50 milioni) per il club. A meno che (2) non si presenti qualcuno con la proposta di un salario fuori parametri societari (7/8 milioni) per il giocatore. Perché ci sono due volontà da conciliare e non è facile. Come far capire ai tifosi che non solo la Juve, ma anche altri club italiani non sono competitivi, oltre una certa cifra. E sembrano oltre i limiti anche i 6 milioni che, secondo il quotidiano cileno El Mercurio, il «guerriero» guadagnerebbe con il prossimo contratto bianconero. La punta «importante» è l’obbiettivo numero 1 della Juve. Senza dimenticare che a luglio, al ritiro, si presenterà Fernando Llorente (28 anni) «l’attaccante alto» che Conte ha voluto fortemente e che non è costato nulla, come Paul Labile Pogba. Alexis Sanchez (24) non è al momento una possibilità concreta. A parte il prezzo non ha una precisa volontà di lasciare il Barcellona. Luis Suarez (25) resta in cima alla lista dei sogni bianconeri (è l’attaccante che piace di più a Conte), ma ci sono due ostacoli, anzi tre. Il prezzo, che non è giusto. Poi, proprio ieri il manager del Liverpool Ian Ayre ha dichiarato incedibile l’attaccante uruguaiano. Infine la volontà della signora Sanchez che vuole restare a Liverpool. In una città dal fascino postindustriale il marito è tutto casa e bottega. Torino non è tentacolare come New York, ma indurrebbe di più in tentazione. Il nuovo attaccante, comunque deve essere giovane, forte e deve avere un nome. Esclusi, in futuro, gli Anelka o i Bendtner. Uno come Stevan Jovetic (23) è il candidato ideale. Luis Muriel (22), forse è troppo giovane. Sicuramente, se la strategia per arrivare all’attaccante più somigliante all’identikit lo esigerà verranno sacrificate anche un paio delle punte attuali (Matri e/o Quagliarella). Sugli altri ruoli non ci sono particolari esigenze. Si vedrà strada facendo. In difesa, dietro i tre «bronzi» c’è grande fiducia in Caceres (ha richieste in Italia, Spagna, Inghilterra) e in Peluso. A centrocampo si punta agli «acquisti» di Pepe e al completo recupero di Isla. Sicurante qualcosa si muoverà, se ci saranno occasioni. E se non ci saranno, si cercheranno.
     


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