Calciomercato.com

Juve-Del Piero:una storia splendida che finisce malissimo

Juve-Del Piero:una storia splendida che finisce malissimo

  • Marco Guidi

 

L'è tutto sbagliato, ripeteva spesso Gino Bartali. Un campione che s'intendeva di campioni. Probabilmente il buon Ginettaccio, se potesse rispondere a una domanda sull'amaro addio tra Del Piero e la Juventus, rispolvererebbe la sua mitica frase con cadenza toscana.
 
Sbagliate le tempistiche di Agnelli, che scarica il Capitano, la bandiera di una tifoseria intera già in autunno. Senza possibilità di retromarce. Sbagliata, in concreto, la scelta della Juventus. Perché di campioni come Alex che accettano la panchina o addirittura la tribuna non ce ne è in giro. Del Piero è l'esempio del professionista. Serio, mai "scoglionato" o poco diligente. Che giochi 5, 20 o 90 minuti. L'utilizzo part time (molto part time) di Conte non lo ha depresso, anzi. Proprio quando ce ne è stato più bisogno, il Capitano con un tocco di bacchetta magica ha risollevato le sorti della Juve, mantenendola in vetta alla classifica. Dimostrando che il suo ruolo è proprio quello del deus ex machina, l'imprevisto teatrale che ribalta la trama della storia come un calzino. I limiti di età sono ovvi. E l'allenatore fa scelte probabilmente giuste. Ma lo stesso Conte sa di avere un Del Piero in più come risorsa. Roba di gran classe, già oggi che la Juve non gioca la Champions. Figuriamoci domani.
 
Però, va detto, ha sbagliato qualcosa anche Alex. L'uscita del suo libro e la conseguente intervista a Vanity Fair potevano essere programmate meglio. Diciamocelo chiaramente, Del Piero avrebbe potuto aspettare la fine della stagione e prendersi tutte le sue giustificate rivincite. Ma seminare zizzania nel bel mezzo della volata scudetto, con la Juve che potrebbe tornare finalmente a vincere dopo anni di buio, non è un gesto da campione di lealtà quale è stato per 20 anni di carriera. No, caro Capitano, stavolta hai toppato anche tu
 

Altre Notizie