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  • Juve devastante, scudetto in pugno. Suicidio Roma, non si tiene fuori Totti

    Juve devastante, scudetto in pugno. Suicidio Roma, non si tiene fuori Totti

    In un colpo solo, la Juve travolge la Roma con 4 gol; porta a+3 il vantaggio sul Milan e + 16 quello sulla Lazio terza in classifica, a cinque giornate dalla fine; mantiene l'imbattibilità in campionato (33 gare in questa edizione che diventano 34 comprendendo l'ultima partita del torneo 2010-2011); si qualifica aritmeticamente alla Champions League vantando la miglior difesa della serie A (18 reti subite in 33 turni).

    A Torino non c'è stata partita anche a causa della scelta suicida da Luis Enrique di tenere masochisticamente in panchina Totti. Il tecnico ricorda che, in Coppa Italia, pur schierando il capitano, la Roma perse lo stesso per 3-0 a Torino. Ma quello era un altro Totti, assillato dagli acciacchi. Questo sta bene, però deve stare fuori. E senza di ljui la squadra è andata allo sbando. 

    Pronti, via e in otto minuti la Juve ha affondato la Roma con il micidiale uno-due di Arturo Vidal, il miglior acquisto di Marotta da quando è bianconero.

    Stekelenburg ha commesso un fallo da rigore su Marchisio, ma non doveva essere espulso: Bergonzi l'ha cacciato, per la Roma la notte si è fatta buia e tempestosa e a spegnere la luce è stato Pirlo, nonostante Curci avesse parato il suo rigore. Poi Marchisio ha chiuso il conto. Anche perchè, ogni volta che i giallorossi si affacciano fuori casa, vengono presi sistematicamete a legnate (come non ricordare Cagliari, Bergamo e Lecce).

     

    La Roma ha incassato 46 gol in 33 incontri, è una squadra senza difesa, sebbene risulti ancora paradossalmente in corsa per il terzo posto, alla luce dei risultati delle avversarie. La Juve, invece, scoppia di salute e, senza nessuna esitazione ha immediatamante approfittato della frenata milanista con il Bologna, anche se i rossoneri giustamente lamentano nuovi errori arbitrali ai loor danni. Ora, soltanto i bianconeri possono perdere lo scudetto che stringono  in pugno. E che meritano più di chiiunque altro. Il campo parla per loro.

    Xavier Jacobelli

    Direttore Editoriale www.calciomercato.com

     

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